Neonati in montagna: a che altitudine si possono portare i bebè?

Foto Massimo Bianchi

Portare i neonati in montagna ad alta quota? È uno dei dubbi che mamme e papà più si pongono quando devono programmare le vacanze in montagna con la famiglia. L’aria di montagna fa molto bene ai bebè: stimola sonno e appetito, li aiuta a rilassarsi e agisce sui bronchi e sulle sinusiti, mantenendo libero il collegamento tra il naso e le orecchie e lontano il catarro. Quali saranno le mete più adatte e a quale altitudine portare i neonati? Scopriamolo insieme.

I neonati in montagna fino a un massimo di 1500 metri

Sappiamo che i bambini che giocano all’aperto anche d’inverno si ammalano di meno. Ma sappiamo anche che la montagna va presa con attenzione, specie con i più piccoli.
Che sia per qualche giorno in estate tra brevi passeggiate e relax al sole o per una settimana bianca invernale, i neonati possono tranquillamente trascorrere soggiorni in montagna a quote di 1500 metri. L’attenzione principale deve essere ai cambi repentini di altezza.neonati-montagna

Ciò significa che, se gli adulti in salita verso le vette sono in grado di compensare il cambio di pressione sul timpano dell’orecchio, attraverso sbagli e deglutizione, i neonati avvertono la sensazione di disagio ma non sanno come reagire. Salire lentamente verso la destinazione, facendo delle brevi pause nel tragitto, è fondamentale per evitare che sentano dolore e piangano.

Come aiutare i neonati ad affrontare il cambio di quota

Come viene consigliato per decollo e atterraggio in aereo, nella salita in montagna aiutate i bebè dando loro il ciuccio o il biberon (o il seno se allattate, ma solo nei momenti di sosta o risulta pericoloso perché il bambino andrebbe tolto dal suo seggiolino). In questo modo verrà stimolata la deglutizione e compensata la pressione sull’orecchio.

 

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Bambini in montagna: oltre i 2000 metri si può?

Naturalmente come accade sempre quando si cambia ambiente, il neonato potrebbe aver bisogno di qualche giorno prima di acclimatarsi all’aria di montagna e al cambio di altitudine. Sono fisiologiche quindi le variazioni di sonno e appetito, ma niente paura, presto tutto tornerà regolare.

I neonati sono immaturi dal punto di vista del controllo respiratorio, per questo motivo è comunque sempre consigliabile non programmare vacanze di lungo periodo oltre i 2000-2500 metri, almeno fino ai 2 anni di età. Attenzione infine anche con i bimbi più grandi all’utilizzo di seggiovie, perché prevedono salite molto repentine e quindi c’è il rischio che i bambini presentino fastidi e irritabilità.

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