“Dai a ogni giornata la possibilità di essere la più bella della tua vita”, diceva Mark Twain e sulla base di ciò che è stato pubblicato sulla rivista “Nature”, ovvero che la speranza di vita della specie umana si è incrementata, portando il suo limite naturale a 125 anni, si può dire che di giornate da rendere belle nella propria vita se ne possono avere a disposizione un discreto numero.
In Italia la donna più anziana al mondo
Lo studio di Nature, rivista scientifica inglese tra le più importanti e antiche (viene pubblicata dal novembre 1869), riporta come negli ultimi 150 anni la speranza di vità sia aumentata nella maggioranza dei Paesi, tanto da poter stabilire un limite massimo naturale. Jeanne Calment, che è morta nel 1997 a 122 anni, è la persona che ha più vissuto fino ad ora e gli scienziati ritengono che quello sia un limite quasi insuperabile. Recentemente in Italia si è festeggiata Nonna Emma, che ha spento 117 candeline e con un solo soffio è diventata la donna più anziana del pianeta, oltre ovviamente ad essere la più anziana d’Italia e d’Europa. Emma Morano, nata il 29 novembre 1899, citata anche su Wikipedia, ha attraversato ben tre secoli, nei quali si sono avvicendati tre re d’Italia e undici Papi. Per non farsi mancare nulla, Emma ha anche un profilo Facebook, anche se la data di nascita è falsata perchè il famoso social network permette iscrizioni a utenti nati dal 1905 in avanti. Sicuramente un miracolo genetico, ma la conferma che gli scienziati, a volte, ci azzeccano.
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Longevità, ma anche qualità della vita
Un equipe guidata dal professor Jan Vig della Scuola di Medicina ‘Albert Einstein’ di New York, ha utilizzato la Banca Dati della Mortalità Umana (HMD la sigla inglese), che è stata realizzata a partire dal 2002 dalla California University e dall’Istituto Max Planck per la Ricerca Demografica. Sulla base di questi dati, Vig e il suo gruppo di lavoro hanno determinato che negli ultimi decenni l’essere umano ha raggiunto età sempre più avanzate, anche se questa tendenza, negli ultimi 30 anni sembra rallentare.
“Alcuni dati suggeriscono che la speranza di vita massima non sia fissa. Ci sono studi che dimostrano come questa speranza sia variabile” – si legge sull’articolo di Nature – “La longevità può quindi raggiungere e superare limiti osservati fino ad ora, anche se questi limiti non possono andare oltre un certo dato”. Quello che appare più probabile è che la presenza di un limite naturale all’esistenza umana è una conseguenza dei programmi genetici stabiliti nelle prime fasi della vita, come il primo sviluppo, la crescita e la riproduzione. Gli scienziati ammettono anche che non è da considerarsi impossibile estendere oltre gli attuali limiti naturali della vita di un essere umano, anche se questo significa interventi bio-genetici che vanno oltre alla semplice tutela o miglioramento della salute. Interventi che sono in fase di sperimentazione e che non è detto che possano effettivamente funzionare.
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Il miracolo della vita
Intanto che gli scienziati cercano l’elisir di lunga vita, non rimane che goderci quella che ci viene regalata ogni giorno, cercando di viverla in mondo salutare, praticando attività fisica, rispettando la natura e cercando di consegnare, per quanto ognuno di noi è in grado di fare, a chi viene dopo, un mondo il più ‘sano’ possibile in modo che, per dirla alla Steve Jobs, “Quello che conta sul serio è poter dire tutte le sere di avere fatto qualcosa di meraviglioso”.
[foto Foto di Sabine van Erp da Pixabay]
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