La principale perplessità sul bonus bici fino a 500 euro è: i soldi stanziati dal Governo basteranno per tutti? Dal 4 maggio (il giorno in cui è partita la prima fase dell’incentivo) le vendite di bici, e-bike e monopattini elettrici hanno vissuto una clamorosa impennata, e i rischi principali sono due: il cosiddetto click day (con il portale online che potrebbe andare in crash) e l’esaurimento dei fondi per rimborsare il 60% di tutti gli acquisti effettuati nella prima fase. Per ovviare a questo potenziale problema, il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha aggiunto 70 milioni ai 120 milioni di euro previsti inizialmente dal Decreto Rilancio. E l’obiettivo è quello di raddoppiare i fondi originariamente stanziati per il buono mobilità.
Fondi bonus bici in aumento: obiettivo 240 milioni
Oltre ai 120 milioni iniziali (che difficilmente sarebbero bastati), il Ministero dell’Ambiente ha recuperato altri 70 milioni di euro destinati al bonus bici fino a 500 euro. La speranza di Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente, è di trovarne altri 50 per arrivare così a un fondo complessivo di 240 milioni: esattamente il doppio rispetto alla cifra pensata in origine. La notizia è uscita il giorno dopo che il Ministro ha pubblicato un post su Facebook in cui annunciava (senza specificare le cifre) una integrazione dei fondi iniziali. Gli obiettivi, quindi, sono quelli di non creare alcun tipo di corsa al rimborso e di non lasciare a bocca asciutta tanti italiani che già in queste settimane (in attesa della pubblicazione del sito web per richiedere il rimborso) hanno acquistato una bici o un mezzo di micromobilità. Di seguito un estratto del post social di Costa:
“Quello che per tutti è il “bonus bici”, ma che in realtà è il “bonus mobilità”, è un tassello di questo percorso e di una visione ben precisa. L’Italia intera ha dato una risposta entusiasta. Il bonus è un esperimento, mai realizzato in Italia, e ce la stiamo mettendo tutta per far sì che sia un successo. Per questo stiamo reperendo altre risorse da aggiungere ai già stanziati 120 milioni di euro per rimborsare chi ha già acquistato le bici e per chi vorrà, in futuro, acquistarne. Con il bonus diamo la possibilità alle città di decongestionare il traffico ma non solo, perché la bicicletta (e tutta la mobilità sostenibile) è salute, sport, mobilità, ambiente ed economia: siamo il primo produttore in Europa di biciclette e in questi giorni sono ricominciate le assunzioni in un settore strategico”.
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Quando arriva la piattaforma digitale per richiedere il bonus?
Il prossimo aspetto da capire riguarda il giorno di pubblicazione dell’attesissimo sito che, inizialmente, servirà per richiedere il rimborso degli acquisti effettuati in queste settimane (tenete la fattura!). Dal momento in cui il sito sarà online, invece, il buono mobilità cambierà logica: il cittadino dovrà indicare sull’applicazione web il mezzo che intende acquistare e il negozio (anche online); a quel punto la piattaforma genererà il buono spesa digitale da consegnare ai rivenditori autorizzati per ritirare la bici (già scontata). Sarà dunque il negoziante a dover fare richiesta per ottenere il 60% del prezzo del mezzo venduto. La piattaforma web non è ancora stata pubblicata, e servirà ancora un bel po’ di pazienza: il portale online sarà accessibile, anche dal sito istituzionale del Ministero dell’Ambiente, entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale attuativo del buono mobilità.
(Foto: Andrea Piacquadio / Pexels)
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