Qualcosa si muove per il bonus bici (o bonus mobilità), l’incentivo previsto dal Decreto Rilancio che sta incontrando numerosi ostacoli prima di diventare finalmente operativo (a differenza del bonus vacanze che è già attivo da inizio mese). L’ultimo nodo, come abbiamo spiegato qui, riguarda la documentazione da fornire per richiedere il rimborso del 60%, fino a un massimo di 500 euro, sugli acquisti effettuati dal 4 maggio al giorno di operatività della piattaforma web ad hoc. Basterà lo scontrino classico (con una eventuale autocertificazione) o bisognerà inserire i dati della fattura/scontrino parlante? Ancora non si sa, ma pare che al Governo abbiano trovato un accordo per confermare la linea più severa del Ministro dell’Ambiente (obbligo di fattura o scontrino parlante). Diversi indizi, inoltre, fanno pensare che da questo fine settimana potrebbe uscire la piattaforma dedicata al bonus bici, ma per vederla attiva e funzionante al 100% bisognerà attendere ancora un mese.
Andiamo a vedere quali sono le ultime novità in merito.
Bonus bici: quando arriva la piattaforma? Forse fra un mese
Da diverse settimane è disponibile un’App non ufficiale, chiamata ‘Bonus Mobilità 2020’ e distribuita da ‘An.dS’, che fornisce tutte le ultime novità inerenti al bonus bici. Sulla homepage di questa applicazione è presente un timer, e sopra c’è un’icona (su cui non è ancora possibile cliccare) con scritto “richiedi rimborso/bonus”. Il conto alla rovescia, come spiega l’azienda che ha prodotto l’App, fa riferimento al tempo limite massimo di pubblicazione della piattaforma web per richiedere il rimborso, ossia 60 giorni dall’uscita in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale attuativo del Programma buono mobilità.
Il timer (nella foto sotto è aggiornato alle ore 10.00 circa del 16/7/2020) scadrà alla mezzanotte di sabato 18 luglio, e ciò significa che da quella data (teoricamente) potrebbe essere disponibile il portale ufficiale dedicato al bonus bici. Usiamo il condizionale perché, con ogni probabilità, ci sarà un ulteriore ritardo a causa del nodo sulla documentazione da fornire per richiedere il rimborso. Un altro scenario potrebbe essere il seguente: la piattaforma uscirà dopodomani ma non sarà operativa. Detto ciò, chi ha Android può comunque scaricare l’App ‘Bonus Mobilità 2020’ e attivare il tasto “richiedi rimborso/bonus” nel momento in cui scadrà il timer. A quel punto l’utente sarà ricondotto a una guida per attivare il bonus e verrà avvisato in automatico quando la piattaforma ufficiale vedrà la luce. L’App, al momento, non è disponibile per i dispositivi Apple.
Il nodo sulla documentazione: si va verso l’obbligo della fattura o dello scontrino parlante
Passiamo ora ai problemi sulla documentazione da fornire per ottenere il rimborso del 60% (fino a 500 euro) sugli acquisti effettuati dal 4 maggio al giorno di operatività della piattaforma. Da qualche settimana è in corso uno “scontro” tra il Ministro dell’Ambiente e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Paola De Micheli, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, vorrebbe snellire la procedura e inserire anche i classici scontrini (e non più solo la fattura e/o lo scontrino parlante) nella documentazione necessaria per usufruire del buono mobilità.
Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente, punta invece a mantenere l’obbligo della fattura o dello scontrino parlante. Secondo ‘QuiFinanza’ qualcosa si sta muovendo, e pare che la situazione si stia risolvendo in favore della linea più severa di Costa. Ora l’ultima parola passa al Ministro dell’Economia e delle Finanze.
La Fase 1 e la Fase 2 del bonus bici: le differenze
Questo discorso dello scontrino parlante/scontrino normale è valido nella cosiddetta “Fase 1” del bonus bici, ossia quella attuale: il cittadino compra la bici (usata o nuova in qualsiasi negozio fisico o digitale), tiene la fattura o lo scontrino parlante e aspetta che esca la piattaforma web, in modo tale da registrarsi, caricare i dati della fattura o dello scontrino parlante e ottenere il rimborso del 60%. Quando la piattaforma web sarà disponibile e operativa al 100%, invece, comincerà la “Fase 2” del bonus bici: il cittadino dovrà indicare sull’applicazione il mezzo che intende acquistare e il negozio (anche online); a quel punto la piattaforma genererà il buono spesa digitale da consegnare ai rivenditori autorizzati per ritirare la bici (già scontata). Durante la seconda fase non si potranno effettuare gli acquisti in tutti i negozi, ma solo in quelli inseriti all’interno del portale del Governo. Intanto le vendite delle biciclette continuano ad andare talmente bene (mezzo milione di mezzi a pedali venduti in un mese) da creare, paradossalmente, delle problematiche. Le prime riguardano le preoccupazioni sul bonus bici: i fondi basteranno per rimborsare tutti questi acquisti effettuati dal 4 maggio e/o per passare alla Fase 2 del buono mobilità? Inoltre c’è un alto rischio di click day, anche se il bonus (sotto forma di rimborso) verrà fornito in ordine cronologico: ad esempio, una persona che ha comprato una bici il 4 maggio avrà diritto al rimborso prima di chi ha effettuato l’acquisto il 26 maggio.
Il bonus bici e e-bike fino a 500 euro: come funziona
L’Articolo 205, a pagina 348 del Decreto Rilancio appena promulgato dal Governo Conte, è quello dedicato agli incentivi alla mobilità sostenibile. Ecco i punti fondamentali della nuova legge.
1 – Innanzitutto salgono i contributi per l’acquisto delle bici, dai 120 milioni previsti inizialmente ai 190 milioni attuali (l’obiettivo è arrivare a 240 milioni entro la data di pubblicazione del sito per richiedere il rimborso).
2 – L’incentivo consiste in uno sconto del 60% (e non del 70% come si pensava) sul prezzo finale del mezzo, fino a un massimo di 500€ di rimborso. Il bonus si riferisce agli acquisti di biciclette classiche, biciclette a pedalata assistita (e-bike), segway, hoverboard, monopattini e monowheel elettrici.
In sostanza, se acquistiamo uno di questi mezzi al costo di 300 euro, avremo diritto a uno sconto (fase 2 del bonus bici) o a un rimborso (fase 1 del bonus bici) da 180€. Essendo il rimborso pari al massimo al 60% del valore del mezzo, per ottenere il massimo sconto di 500 euro dovremo acquistare una bici da 833 euro.
3 – Fino a quando non verrà pubblicato il sito, per ottenere il rimborso bisogna seguire questi passaggi: conservando la fattura o lo scontrino parlante, si accederà a una piattaforma ad hoc in cui inserire i dati per avere il conquibus. Il tutto si svolgerà in due fasi: lo spieghiamo bene sopra.
L’incentivo è utilizzabile anche per il pagamento di abbonamenti di bike sharing (no car sharing).
4 – Importante: il rimborso è retroattivo e vale anche se abbiamo acquistato una bici o un mezzo compatibile con l’incentivo dal 4 maggio 2020. Il finanziamenti sono validi per acquisti fino al 31 dicembre 2020.
5 – E’ riservato ai maggiorenni con la residenza presso i capoluoghi di Regione (anche sotto i 50.000 abitanti), i capoluoghi di Provincia (anche sotto i 50.000 abitanti), i Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti e i comuni delle Città metropolitane.
(Foto: cottonbro / Pexels)
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