Sono stati parecchi i ciclisti multati fuori dal Comune in Liguria nella giornata di oggi. Sulla pista ciclabile di Sanremo, infatti, gli sportivi pizzicati fuori dal proprio Comune di residenza si sono trovati davanti una brutta sorpresa: i controlli a tappeto dei Carabinieri.
La Liguria, ricordiamo, è considerata zona arancione secondo i parametri del Dpcm in vigore fino al 3 dicembre, perciò (a meno di provvedimenti straordinari) ancora per qualche giorno non sarà possibile uscire dalla propria città per nessun motivo che non sia di particolare urgenza.
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Ciclisti multati fuori dal Comune: cosa è successo a Sanremo
Secondo il quotidiano locale ‘Riviera24’, questa mattina i militari dell’Arma hanno organizzato dei controlli anti-Covid a tappeto lungo la frequentatissima pista ciclabile di Sanremo, più precisamente nel tratto antistante lo stadio comunale.
I Carabinieri hanno controllato decine di persone e comminato multe davvero salate a chi, nonostante fosse residente o domiciliato in un altro Comune, si trovava a Sanremo per un giro in bici, una corsa o una passeggiata: un segnale ben chiaro in vista dell’ultimo weekend in cui sarà valido il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di inizio novembre.
In particolare, un ciclista di Costarainera è stato beccato senza motivazioni valide nel territorio comunale di Sanremo, e la conseguenza è stata una multa di 400 euro (280 se pagata entro 5 giorni).
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Le regole per lo sport in zona arancione
Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Basilicata, Puglia, Sicilia e, da questo fine settimana, anche la Lombardia e (forse) il Piemonte. Ecco cosa si può (e non si può) fare in queste regioni in termini di attività motoria e attività sportiva fino al 3 dicembre.
– Si può svolgere l’attività sportiva di base e l’attività motoria presso centri e circoli sportivi all’aperto, sia pubblici sia privati. Rimangono vietati gli sport di contatto: non si può giocare a beach volley in un centro sportivo, non si può giocare a calcetto o a basket al parco, non si possono fare allenamenti di gruppo a livello amatoriale. Tennis e padel, che non rientrano negli sport di contatto, si possono praticare nei centri sportivi all’aperto predisposti per queste attività.
– È sospesa l’attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali, “fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative o terapeutiche”.
– Si può fare attività motoria anche lontano da casa (non nei pressi dell’abitazione come in zona rossa), ma senza uscire dal proprio Comune. Per attività motoria si intende una passeggiata, durante la quale vige l’obbligo di indossare la mascherina. Ovviamente è sempre meglio non allontanarsi troppo dalla propria abitazione, anche se in teoria non ci sono limiti di spostamento all’interno del comune. Rimane l’obbligo di distanziamento di almeno 1 metro.
– Si può fare attività sportiva outdoor (corsa, bici) senza mascherina, ma solo in forma individuale e all’aperto (i parchi sono aperti). E non si può uscire dal proprio Comune. Per la bicicletta, dunque, vale lo stesso discorso delle zone rosse: potete fare un’uscita nella vostra città, ma non è consentito raggiungere i comuni limitrofi. Rimane l’obbligo di distanziamento di almeno 2 metri.
– Sono sospese l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto.
– Sono sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto, anche se aventi carattere ludico-amatoriale.
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