Arriva il Click Day del 3 novembre per il bonus bici: è importante conoscere 5 problemi che potremmo avere e come fare per risolverli.
Per oltre un milione di italiani è arrivato finalmente il giorno del rimborso: dalla mezzanotte del prossimo 3 Novembre, chi ha acquistato una bicicletta o un mezzo di trasporto green – dal monopattino al Segway fino alla monowheel elettrica – avrà la possibilità di entrare nel sito realizzato dal Ministero dell’Ambiente e chiedere il contributo promesso ottenendo il rimborso “fino a 500 euro o comunque fino a coprire il 60% dell’acquisto”. Il sito – www.buonomobilita.it – è stato ultimato pochi giorni fa, dopo le polemiche sui ritardi.
Click day del 3 novembre: i 5 problemi da risolvere
“Funziona bene”, ci racconta Marco Bertani, titolare di Mi-Wheels, uno dei punti vendita più noti di Milano specializzato in mobilità alternativa a cui abbiamo chiesto di essere il nostro Virgilio per spiegarci tutto sull’utilizzo della piattaforma e per anticiparci le eventuali criticità che chi ha acquistato la bici potrebbe incontrare nel gestire la pratica: “Già da qualche giorno il sito è attivo solo per i negozianti che devono preregistrarsi prima del Click Day e lo sarà per tutti nella data del 3 novembre”.
Dopo aver pedalato in libertà per tutta l’estate su sentieri e ciclabili, come ci dobbiamo preparare il giorno prima del Click Day, immaginando che l’inserimento dei dati sarà comunque complicato, pieno di burocrazia e rallentato dalla massa di persone che cercheranno di collegarsi?
Hai già la fattura (o lo scontrino parlante) in formato digitale?
“Oltre a tutti i vostri dati anagrafici, al codice fiscale e all’IBAN, dovete ovviamente avere sottomano la fattura. Qualora ve la siate persa in fondo a qualche cassetto, potete sempre richiederne una copia al negozio dove ha acquistato la bici. Se il negoziante è smart, dovrebbe anche avervi mandato una copia digitale della medesima, in modo tale che non dobbiate scannerizzare l’eventuale copia cartacea“.
Hai già i dati del tuo SPID?
“Il sito dovrà accertare che chi ha acquistato la bici e che si è visto intestare la fattura sia davvero la persona che chiede il contributo. Per questo bisogna usare le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) che già da qualche tempo vengono utilizzate per avere accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione italiana
Ci sono una decina di enti che rilasciano i dati SPID (uno per tutti, le Poste Italiane). Se non ne avete avuto bisogno negli ultimi tempi, probabilmente dovete ancora ottenerli. Ad ogni modo, sul sito sarà presente un link che faciliterà la pratica”.
Sei sicuro che il tuo negoziante sia pronto?
“Il negoziante potrebbe avere avuto difficoltà nel registrare i propri dati sul portale nei giorni precedenti – vediamo che a volte capita – ma dovrebbero essere casi rari. Meglio accertarsene il giorno prima”.
C’è differenza tra l’intestatario dell’IBAN e della fattura?
“Potrebbe accadere anche qualche disguido nel momento in cui il nome sulla fattura non corrispondesse all’intestatario del conto corrente segnalato, banalmente nel caso in cui ci fosse un coniuge cointestatario: in quel caso toccherebbe alla banca dover dimostrare che il possessore dell’IBAN corrisponde alla persona che cerca di ottenere il bonus”. E il rimborso probabilmente ritarderà di qualche giorno (o settimana).
Cosa succede se il sito risulta lentissimo?
“Il sito è davvero semplice e immediato da usare. Dato l’incredibile numero di italiani che cercheranno di registrarsi il primo giorno, potrà capitare che sia così frequentato al punto di bloccarsi, anche se l’accesso avverrà attraverso gli SPID e, da un punto di vista informatico, questo creerà più colli di bottiglia e il traffico potrebbe essere smaltito più facilmente”.
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