Milano vuole far correre senza mascherina, a differenza di quanto previsto nell’ultima ordinanza del presidente regionale Attilio Fontana. Dopo il Dpcm “Fase 2” approvato il 26 aprile (valido su tutto il territorio nazionale), abbiamo assistito a una vera e propria giungla delle ordinanze regionali che ha messo ancora più confusione su cosa si potrà fare o meno (non solo in termini di sport outdoor) da lunedì 4 maggio. Mentre in Campania “non è permesso svolgere attività di corsa, footing o jogging, in quanto le dette attività sono incompatibili con l’uso della mascherina”, con Vincenzo De Luca che vorrebbe arrestare “i cinghialoni della sua età che vanno correre senza mascherina in mezzo ai bambini e alle famiglie”, in Lombardia si potrà tornare a fare attività fisica all’aperto lontani da casa. Anche mentre si fa sport, però, nella regione più colpita dal nuovo Coronavirus bisognerà indossare obbligatoriamente una mascherina o una copertura per naso e bocca: è quanto stabilito (implicitamente) nell’ordinanza del 30 aprile. Ma il Comune di Milano non sembra particolarmente d’accordo, e non è l’unica volta che si trova in contrasto con la Regione.
In questo articolo vi abbiamo spiegato nel dettaglio il contenuto dell’Ordinanza n. 537 del 30 aprile 2020, firmata dal Presidente regionale Attilio Fontana. Nell’articolo 1, relativo alle Misure urgenti di contenimento del contagio in Regione Lombardia, figura l’obbligo di utilizzo della mascherina o di una protezione ogniqualvolta ci si rechi fuori dalla propria abitazione. E quindi anche quando si fa sport all’aperto. A tal proposito ci sarebbero molti aspetti da approfondire, come la potenziale pericolosità dell’attività sportiva con la mascherina (oltre al fatto che è a dir poco scomodo). Sul tema è intervenuto Massimo Scarinzi, Assessore al Lavoro, Commercio e Sport del Municipio 3 del Comune di Milano, il quale ha esortato la Regione Lombardia a intervenire per esentare i runner dall’indossare la mascherina durante l’attività sportiva. Tutto ciò per via dei potenziali rischi per la salute: correre con la mascherina può portare a crisi respiratorie e/o a svenimenti. Come affermato dal dottor Roberto Burioni sul suo sito Medical Facts, “nello spazio tra la mascherina e il viso si creerebbe un’atmosfera ricca dell’anidride carbonica dai noi stessi espirata durante lo sforzo. Di conseguenza, andremmo a inspirare un’aria con un’eccessiva concentrazione di questo gas e una minor concentrazione di ossigeno”. In sostanza, si limita l’apporto di ossigeno nei polmoni. Massimo Scarinzi, su Facebook, ha fatto riferimento a questo aspetto:
“Correre con la mascherina è una follia e un rischio per la salute. L’ultima ordinanza di Regione Lombardia prevede che i runners debbano correre con la mascherina: una soluzione che non è semplicemente scomoda ma che può produrre crisi respiratorie ai corridori. Regione Lombardia intervenga per esentare i runners dall’indossare la mascherina durante l’attività sportiva nei luoghi preposti. Correre non è solo un divertimento ma, in questo momento in cui quasi tutte le attività sportive sono bloccate, diventa una pratica utile per il corretto benessere psicofisico.”
Il pensiero dell’assessore municipale è molto chiaro (e condivisibile), anche se non ha fatto riferimento agli sport diversi dalla corsa. A questo punto si attendono delle dichiarazioni da parte dell’assessore comunale competente per materia, in modo tale da avere maggior chiarezza sulla reale posizione del Comune di Milano. Non è escluso, nelle prossime 24 ore, un chiarimento da parte della Regione Lombardia sulle mascherine durante lo sport (obbligo che, ricordiamo, non è previsto nell’ultimo Dpcm). Nella sezione dell’ordinanza dedicata all’attività motoria, ad esempio, non c’è alcun riferimento alle mascherine, anche se nell’articolo 1 è previsto l’obbligo ogniqualvolta che si esce di casa.
(Foto di copertina: StockSnap / Pixabay)
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