Sappiamo come il ritorno alle attività lavorative nella Fase 2 dell’emergenza Covid-19 possa essere complicata, ed è meglio sapere come il Coronavirus si diffonde negli uffici. Anche per predisporre le migliori misure che garantiscano giornate lavorative sicure dal punto di vista sanitario. E che spingano le aziende a modificare gli spazi e i modi di lavorare che abbiamo utilizzato fino a ora.
Avremo ancora gli uffici in stile open space, molto diffusi negli ultimi decenni? Secondo uno studio appena pubblicato sarebbe meglio di no. La ricerca condotta da un team di università della Corea del Sud su come si è diffuso il Coronavirus nei Call Center, spiega che probabilmente molte cose cambieranno, e non solo la disposizione delle scrivanie.
Ecco come il Coronavirus si diffonde negli uffici: mai più open space?
Gli scienziati coreani hanno indagato le dinamiche di diffusione del virus in un palazzo di Seoul in cui lavoravano 922 dipendenti ai piani commerciali inferiori e 203 residenti che vivevano ai piani superiori. Dopo aver eseguito test medici, li hanno monitorati lungo tutta la quarantena grazie ai dati del cellulare, che hanno anche usato per inviare 16.628 messaggi di testo a chiunque fosse rimasto più di cinque minuti vicino all’edificio, invitandoli a fare il test.
Lo studio ha portato alla conclusione che la prima persona nell’edificio a manifestare sintomi era un residente del decimo piano, ma la seconda era all’undicesimo, nel call center. Che ha contagiato rapidamente chiunque fosse negli spazi degli uffici. È interessante notare che l’epidemia era soprattutto concentrata a metà dell’undicesimo piano, anche se i lavoratori di tutti i piani erano affollati insieme negli ascensori, portando alla conclusione che “la durata dell’interazione (o del contatto) era probabilmente il principale facilitatore per un’ulteriore diffusione di SARS-CoV-2″. Ciò fa ben sperare per chi è preoccupato per gli ascensori. Ecco la mappa del contagio che illustra lo studio: in blu le postazioni in cui si è diffuso il virus.
La ricerca mostra in modo allarmante che la sindrome SARS-CoV-2 può essere eccezionalmente contagiosa in ambienti affollati come un call center. L’entità dell’epidemia illustra come un ambiente di lavoro ad alta densità possa diventare un sito ad alto rischio per la diffusione di COVID-19 e potenzialmente una fonte di ulteriore trasmissione. Ma dice anche che serve del tempo perché il virus passi da persona a persona.
(foto 889520 / pixabay)
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