Saltare qualche pasto fa bene perché il digiuno mantiene giovani le cellule. E questo vale non solo per i benefici che può portare al nostro peso ma in generale perché allunga la vita. È tutta una questione di reti mitocondriali: lo hanno scoperto i ricercatori della prestigiosa Harvard University, che hanno così aggiunto uh tassello importante agli studi accademici su un tema molto dibattuto. Vediamo come.
La dieta del digiuno
Le diete a digiuno intermittente vanno di moda di recente. Nel bene e nel male se ne parla molto. Ce ne sono di diversi tipi, da quella dal rapporto pasti/digiuno 5:2 a quelle più estreme. Fanno bene, fanno male? I pareri sono controversi sta cercando di venirne a capo, individuando le correlazioni fra il digiuno e miglioramenti nella salute.
I mitocondri e la lunghezza della vita
La ricerca di Harvard si è concentrata sugli effetti del digiuno sulla durata della nostra vita. Gli studiosi americani hanno osservato le alterazioni dell’attività delle reti mitocondriali all’interno delle nostre cellule.
I mitocondri sono come piccole centrali elettriche all’interno delle nostre cellule, fondamentali nel processo di invecchiamento (lo ha scoperto lo scorso uno studio della Newcastle University). Ora a Harvard sono riusciti a dimostrare come le forme mutevoli delle reti mitocondriali possono influenzare la longevità e la durata della vita, e come sia proprio la pratica del digiuno a manipolare queste reti, mantenendole in una sorta di stato “giovanile”.
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Lo studio sul perché il digiuno mantiene giovani le cellule
Nei laboratori americani si è utilizzato un organismo chiamato nematode, un verme cilindrico triblastico che vive solo per 2 settimane, per modificare queste reti, che in genere si presentano in due stati: fuse o frammentate. Si è così scoperto che le diete che contemplano il digiuno promuovono l’omeostasi nelle reti mitocondriali consentendo un costante cambio di stato, che è sinonimo di salute.
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Il digiuno allunga la vita
Negli esperimenti si è visto come la durata di vita del verme nematode aumentasse semplicemente mantenendo l’omeostasi della rete mitocondriale attraverso la restrizione nell’alimentazione. Inoltre lo studio, pubblicato nella rivista Cell Metabolism, ha anche scoperto che il digiuno migliora il coordinamento mitocondriale con perossisomi, un organello che può aumentare l’ossidazione dell’acido grasso, un processo fondamentale nel metabolismo dei grassi, particolarmente utile nelle diete dimagranti.
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Costruire nuove diete a base di digiuno
La ricerca di Harvard è importante perché aiuta a spiegare come il digiuno possa aumentare la longevità e promuovere l’invecchiamento sano. E getta le basi per la messa a punto di nuove diete che contemplino il digiuno.
“Il nostro lavoro dimostra quanto sia cruciale la plasticità delle reti di mitocondri per i benefici del digiuno: se blocchiamo i mitocondri in uno stato, rendiamo efficaci gli effetti del digiuno o della restrizione dietetica sulla longevità”, spiega Heather Weir, autore principale dello studio, che aggiunge: “Le condizioni a basso consumo energetico come le restrizioni dietetiche e il digiuno intermittente sono collegate con l’invecchiamento sano.
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