108 proiezioni, 23 film in concorso, serate e ospiti speciali come da tradizione: è il programma del 64° Trento Film Festival, la più importante kermesse dedicata al cinema e alla cultura legata alla montagna che si tiene dal 28 aprile al 9 maggio 2016 a Trento.
Le proiezioni cinematografiche del Trento Film Festival
108 film in programma, su oltre 500 candidati, di cui 23 in concorso tra documentari e cortometraggi: sono i grandi film di alpinismo, montagna, sport e avventura estrema in programma al 64° Trento Film festival, con ambientazioni che spaziano dalle Alpi all’Alaska, all’Himalaya, alla Cina e alla Corea, a partire dalla serata speciale del 29 Aprile in cui, all’Auditorium Santa Chiara di Trento, Reinhold Messner racconta la più grande avventura di ogni tempo, quella della spedizione in Antartide di Ernest Shackleton, con la proiezione di “South! The last trip”, diretto da Sandro Filippini. Altri appuntamenti speciali sono quello relativo all’impresa di Simone Moro e Tamara Luger sugli 8mila in inverno, protagonista della serata del 5 maggio all’Auditorium Santa Chiara con “Nanga Parbat 2016”, quello dei Ragni di Lecco Matteo Della Bordella, Luca Schiera, Matteo De Zaiacomo e Fabio Palma che il 6 maggio al Teatro Sociale presentano “Ieri, oggi e… Ragni” e l’incontro con l’italiano Peter Fill dopo la proiezione dello spettacolare “Streif – One Hell of a Ride” sulla discesa di Kitzbühel, la gara sciistica più veloce e pericolosa al mondo, dove Fill ha trionfato lo scorso gennaio.
Altro evento da non perdere è la proiezione di “La glace et le ciel”, il nuovo film di Luc Jacquet, premio Oscar al miglior documentario per “La marcia dei pinguini”.
Il concorso internazionale del 64° Trento Film Festival
Tra le 23 opere che si contendono le Genziane d’oro e d’argento spiccano 3 documentari che raccontano storie di alpinismo ambientate in Himalaya come “Meru” di Jimmy Chin e Elizabeth Chai Vasarhelyi, e opere che esplorano gli sport invernali ed estremi come il volo con tuta alare in “Looking for Exits” o lo sci freestyle in “Snowman” e storie che raccontano i territori di montagna e le vite di chi li abita come “On the Rim of the Sky” ambientato in un piccolo villaggio quasi irraggiungibile tra le montagne del Sichuan in Cina. Unico lungometraggio italiano in concorso è “Il solengo”, la leggenda di un misterioso eremita che vive tra le colline della Tuscia, alimentata dai racconti dei pochi che lo hanno conosciuto.
La rassegna sull’alpinismo al 64° Trento Film Festival
Parallelamente al festival vero e proprio c’è una intera sezione dedicata all’alpinismo e all’avventura con protagonisti come Simone Moro con “I-VIEW”, sulla genesi del suo progetto di elisoccorso in Himalaya, Tamara Lunger nel cortometraggio-ritratto “Tamara”, Edu e Francisco Marin, padre e figlio, in “Panaroma”, David Lama e Conrad Anker in “Common threads”, lo scalatore solitario britannico Tom Ballard in “Tom” e due mostri sacri come Chris Bonington in “Life and climbs”, Jerzy Kukuczka in “Jurek” e Radek Jaroš, lalpinista ceco unico del suo paese ad aver conquistato tutti i 14 8mila, con “Climbing Higer”.
Altre montagne protagoniste sono il Cervino in “Cervin, Le Rêve de la Femme-Oiseau” sul pilota di tuta alare Géraldine Fasnacht e il suo tentativo di primo volo dalla cima della montagna, le vette himalayane con “K2 and the Invisible Footmen” e lo spettacolare “Himalaya: Ladder to Paradise”, il primo documentario cinese di alpinismo ad alto budget.
Omaggio a Renato Casarotto
Prima del via alle proiezioni il 30 aprile, il 26 aprile al Teatro Olimpico di Vicenza si tiene la cerimonia in omaggio a Renato Casarotto, leggendario alpinista scomparso trent’anni fa durante una spedizione, con lo spettacolo teatrale “Due amori, storia di Renato Casarotto” diretto da Umberto Zanoletti. Sempre a Casarotto è dedicata la proiezione in anteprima assoluta del “Solo di cordata”
30^ edizione di Montagnalibri al 64° Trento Film Festival
Montagnalibri, la rassegna internazionale dedicata all’editoria di montagna, tocca invece quota 30 edizioni, e festeggia con alcuni appuntamenti come quello con Wu Ming 2 e il suo “Il sentiero luminoso” (Ediciclo) in cui torna a camminare lungo il tracciato dell’alta velocità ferroviaria da Bologna a Milano; quello con la figura di Alex Macintyre, profeta dell’alpinismo moderno superleggero protagonista dell’incontro letterario di Mirella Tenderini con John Porter, autore de “Un giorno da leoni. Alex Macintyre e la nascita dell’alpinismo leggero e veloce” (edizioni Alpine Studio).
Per informazioni su orari e location dei singoli eventi è bene consultare il sito e il programma ufficiali qui.
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