È la sconfinata nazione artica il “Paese ospite” della 69^ edizione del Trento Film Festival. In anteprima italiana in concorso La casa rossa di Francesco Catarinolo alla presenza del protagonista Robert Peroni, il noto esploratore e scrittore altoatesino che ha scelto di vivere nella remota località di Tasiilaq. Il giornalista Sandro Orlando racconta la storia della climatologia, con un incontro e una mostra fotografica tra passato e presente.
Quando il condottiero e navigatore normanno Erik il Rosso sbarcò sulle coste di una terra di nord-ovest, di cui aveva sentito solo l’eco lontana delle leggende, decise di chiamarla Grønland, “terra verde”, nome che oggi sembra bizzarro, considerato che l’80% dell’isola è ricoperto da ghiacci. Ma così non era intorno all’anno Mille, nel pieno dell’Optimum climatico medievale – la fase climatica relativamente calda che ha caratterizzato l’Alto Medioevo – quando la Groenlandia era davvero una terra più verde.
Recentemente la più grande isola del mondo ha assunto sempre maggiore rilevanza internazionale, a causa delle emergenze climatiche e delle relative conseguenze ambientali, economiche e geopolitiche: il programma speciale Destinazione… Groenlandia del Trento Film Festival 2021 (30 aprile – 9 maggio) invita così alla scoperta di questo luogo straordinario e poco conosciuto.
«Sono proprio i cambiamenti climatici ad imporre un nuovo e diverso rapporto tra uomo e ambiente, che caratterizzi la ripartenza economica e sociale del dopo pandemia, nel segno di un reale cambiamento», evidenzia Mauro Leveghi, presidente del Trento Film Festival. «Da anni il Festival affronta questi temi attraverso il linguaggio del cinema, e le sconfinate terre artiche sono da sempre uno dei più affascinanti orizzonti per esploratori da tutto il mondo: ecco quindi che la Groenlandia ha tutte le carte in regola per essere l’undicesimo Paese ospite del Trento Film Festival, in una 69. edizione che – dopo lo slittamento in estate dello scorso anno – riporta la rassegna nella sua tradizionale collocazione primaverile, confidando nella riapertura delle sale, per il bene del Festival e dell’intera filiera del cinema», sottolinea Leveghi.
«È dal 2011 che la sezione Destinazione… presenta un itinerario cinematografico e culturale dedicato a un Paese o area geografica affini alla manifestazione, affermandosi come percorso coerente e insieme originale all’interno della variegata proposta del festival», ricorda la direttrice Luana Bisesti. «La sezione conta su un pubblico appassionato e numeroso, come confermato dalla frequentazione in costante crescita, fino alle ultime edizioni in sala dedicate a Islanda, Giappone e Marocco, con proiezioni costantemente sold out, e dall’attenzione suscitata nel 2020 dal programma dedicato alla Georgia, nell’ambito della 68. edizione ibrida del festival, nei cinema di Trento e online».
Superato con successo il decennale, Destinazione… riparte mettendo al centro due temi che stanno da sempre a cuore al Festival, ovvero i cambiamenti climatici e le trasformazioni sociali che riguardano le aree più remote del pianeta e i loro abitanti, con il meglio della recente produzione cinematografica groenlandese e internazionale dedicata al paese (in collaborazione con il Danish Film Institute di Copenaghen) e una serie di eventi.
I riflettori sulla nazione artica si accenderanno già nell’ambito della vetrina più prestigiosa del festival, il Concorso, con la presentazione in anteprima italiana del nuovo documentario di produzione italo-tedesca La casa rossa (2021), sostenuto da IDM Film Fund & Commission dell’Alto Adige, Film Commission Torino Piemonte e Mibact: diretto da Francesco Catarinolo, il film racconta la vita e il lavoro di Robert Peroni, il noto esploratore e scrittore sudtirolese che, dopo diverse spedizioni in Groenlandia, ha scelto di vivere nella remota località di Tasiilaq, dove ha aperto un centro di accoglienza per turisti, divenuto una risorsa e punto di riferimento anche per la comunità locale.
Le riprese del film sono state realizzate nella primavera scorsa, quando, come raccontato dai media nazionali in quella fase di emergenza, la troupe di quattro documentaristi italiani è rimasta bloccata in Groenlandia, in seguito ai primi casi di Covid-19 registrati nella capitale Nuuk, e al blocco dei voli.
«Realizzare La casa rossa – racconta il regista Catarinolo – è stata un’esperienza unica, che mi ha cambiato per sempre la vita. Ho lavorato al progetto per cinque anni, e siamo partiti per Tasiilaq a fine febbraio 2020. Dopo poche settimane di riprese il Covid-19 ha seminato il panico tra i nativi: tutti avevano paura di noi! Abbiamo dovuto utilizzare tutte le nostre risorse fisiche e mentali per trovare il modo di ultimare il documentario, malgrado le difficoltà. Il risultato è stato inaspettato, un film corale con storie emozionanti, che hanno al centro un personaggio carismatico come Peroni, e uno scenario meraviglioso come la Groenlandia».
Robert Peroni accompagnerà la premiere a Trento di La casa rossa, e sarà presente al Festival per un evento dedicato alla sua vicenda e alle sue esplorazioni artiche.
Alla selezione cinematografica si aggiungeranno diversi altri eventi dedicati alla Groenlandia, proposti al pubblico sia in presenza – nel rispetto delle normative vigenti nelle date del Festival – che in streaming.
Molto atteso l’evento sulla storia della climatologia, che proprio in Groenlandia nella seconda metà del Novecento ha fatto le sue scoperte più importanti. Il ghiacciaio interno della Groenlandia, infatti, è oggi un grande laboratorio per lo studio dei cambiamenti climatici, e lo scioglimento del ghiaccio polare ha un enorme impatto sul clima alle nostre latitudini. Protagonista sarà il giornalista e scrittore del gruppo RCS Sandro Orlando, che racconterà l’esito di una spedizione scientifica a cui ha preso parte: tema oggetto del suo prossimo libro, che sarà pubblicato quest’estate da Laterza. Le fotografie di questa spedizione, in un affascinante parallelo con quelle scattate nel 1934 da Leonardo Bonzi nel corso della prima spedizione italiana in Groenlandia, saranno esposte nella cornice di Piazza Fiera in una mostra fotografica all’aperto.
Un incontro letterario dedicato alle Leggende groenlandesi (ed. Iperborea) porterà a Trento il curatore del volume, Bruno Berni. Raccolti un secolo fa dal grande esploratore e antropologo Knud Rasmussen e trascritte in danese, questi racconti ci consegnano intatto il millenario confronto del popolo dei ghiacci con una natura matrigna, fatto di paura ma anche di un ricco e originale immaginario con cui superarla.
Immancabile l’appuntamento di In viaggio con papà, con Ella e Fabio Pasini: la Groenlandia è la grande utopia di papà Fabio, sono vent’anni che la frequenta e organizza viaggi famigliari al villaggio di Isortoq, sulla costa orientale. L’ultimo previsto, con la terza figlia Ella, è saltato a causa del Covid, così i due rovistano tra appunti, filmati e fotografie dei viaggi precedenti con i figli maggiori Zeno e Brenno, per raccontarci una diversa “normalità” dove per sopravvivere si va a caccia di orsi, foche e balene.
Destinazione…Groenlandia gode del patrocinio dell’Ambasciata di Danimarca in Italia.
©RIPRODUZIONE RISERVATA