Le storie e i personaggi che troviamo nelle pagine che raccontano lo sport sono molto spesso legati a gesti insoliti, bizzarri e in questo caso anche ‘romantici’ o, se vogliamo, di grande rispetto per la natura.
Olimpiadi color seppia
Spostiamo la macchina del tempo sull’estate del 1928 e ‘voliamo’ ad Amsterdam per i Giochi della IX Olimpiade. Sono le Olimpiadi nelle quali un certo Johann “Johnny” Weissmuller vince due medaglie d’oro nel nuoto. Un ragazzone dal fisico prorompente, che lasciato l’agonismo diventerà famoso come il miglior interprete del ruolo di Tarzan al cinema. In questo caso non è di lui che vogliamo parlare.
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Henry ‘Bobby’ Pearce, atleta gentiluomo
Sloten, villaggio attaccato ad Amsterdam, ospita le gare di canottaggio. In acqua i concorrenti si stanno sfidando per accedere al turno successivo della gara di singolo e tra essi l’australiano Henry ‘Bobby’ Pearce, una vera leggenda sportiva, vincitore di diverse medaglie, ma il cui nome rimane legato al famoso ‘passaggio delle anatre’. Pearce, atleta forte e potente, era ampiamente in vantaggio sui suoi avversari, quando, nel canale di Sloten, una famigliola di anatre, mamma anatra in testa, decise di passare proprio sul suo percorso di gara. A quel punto Pearce sollevò i remi dall’acqua, rallentando la sua vogata e lasciando passare il gruppo di anatre. Tra il pubblico c’è chi dice di aver sentito un ‘quack’ di ringraziamento….
Un gesto di grande rispetto per chi in quell’ambiente viveva e nuotava, mentre lui era solo “di passaggio”. Un gesto però che gli fece perdere il vantaggio momentaneamente acquisito e del quale approfittò l’avversario francese, che superò Pearce di qualche lunghezza. L’australiano, a quel punto mise in acqua tutta la sua potenza, lo superò e arrivò al traguardo, vincendo, con un vantaggio di moltissimi secondi. Pearce da quel momento non si fermò più andando a vincere la medaglia d’oro.
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Una medaglia dal doppio valore
Henry ‘Bobby’ Pearce è stato il primo vogatore australiano a vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi e, quattro anni dopo, il primo australiano a difendere con successo il titolo olimpico, vincendo anche a Los Angeles 1932. Un vero campione, che come spesso accade, è ricordato non tanto per i suoi trionfi, ma, come in questo caso, per aver dato la precedenza a una famiglia di anatre. Un gesto che in quei giorni lo fece diventare l’idolo dei ragazzini olandesi.
Il giorno della premiazione, mentre Pearce saliva sul gradino più alto del podio per ricevere la meritata medaglia d’oro, da dietro un cespuglio, lungo il canale di Sloten, qualcuno vide muoversi qualcosa. Era quella famigliola di anatre che mai avrebbe perso i festeggiamenti per quel signore tanto gentile che le aveva fatte passare…
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