Il Covid non si trasmette tramite l’attrezzatura sportiva, specie se fatta con materiale assorbente come una pallina da tennis o un guanto da palestra. Mentre il CTS sta discutendo sulle norme per riaprire le palestre e le piscine dopo il 5 marzo, è stato pubblicato un altro studio in grado di confermare che il rischio di contagio toccando le superfici è basso.
Più nello specifico, la ricerca si è concentrata sulla possibilità di trasmettere il virus passandosi attrezzature sportive e oggetti da palestra. Una possibilità che, secondo i risultati, è decisamente inferiore alle aspettative.
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Il Covid non si trasmette tramite l’attrezzatura sportiva
La ricerca è stata condotta da un team di esperti della Liverpool School of Tropical Medicine, che si è concentrato sul rischio di contagio nel momento in cui si toccano attrezzature sportive (palloni, racchette e così via) che passano per più mani nel giro di poco tempo. Tuttavia, i risultati hanno mostrato che la probabilità di ammalarsi dipende anche dalla porosità del tipo di oggetto con cui abbiamo a che fare.
Per capirlo, gli accademici hanno applicato una dose consistente e meno consistente di Coronavirus vivo sui seguenti attrezzi da sport: un guanto da cricket, un pallone da calcio, una pallina da golf, un attrezzo da palestra, una sella da cavallo, delle palline da cricket rosse e bianche, una palla da rugby e un pallina da tennis; come materiale di controllo hanno usato un pezzo di acciaio inossidabile. Ogni oggetto è stato testato dopo 1 minuto, 5 minuti, 15 minuti, 30 minuti e 90 minuti.
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Quali materiali sono più a rischio contagio
Negli oggetti su cui era stata applicata la dose di Coronavirus quantitativamente poco rilevante, il patogeno è stato rintracciato su 7 dei 10 articoli testati dopo 1 minuto, su 1 articolo su 10 dopo 5 minuti (la sella del cavallo) e nessuno degli articoli testati dopo 15, 30 e 90 minuti. Quando è stata applicata la dose di virus più consistente, gli esperti hanno rintracciato il patogeno su 9 articoli su 10 dopo 1 e 5 minuti (tutti tranne il guanto da cricket); 6 su 10 dopo 30 minuti; 2 su 10 dopo 90 minuti (il pallone da rugby e la sella di cavallo).
Lo studio, che deve ancora essere sottoposto a peer review, ha mostrato che il virus è più difficile da trasmettere quando applicato su attrezzi fatti di materiali assorbenti (come le palline da tennis). Negli sport in cui si utilizzano questi oggetti, spiega la dottoressa Emily Adams (una delle autrici dello studio) alla BBC, bisogna quindi concentrarsi meno sulla sanificazione di palline/attrezzature e di più sulle interazioni tra gli atleti durante gli incontri. Quanto ai centri sportivi, un modo per ridurre al minimo il rischio di contagio sarebbe alternare la consegna delle racchette (esempio) a chi prenota i campi, così da far “riposare” per almeno 1 ora e 30 o 2 ogni attrezzatura.
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