C’è questa competizione, l’Adventure Racing World Championship, che è una roba tosta, perché i team vanno in giro per il mondo a fare sport di endurance estremo come trail running, MTB e kayak. E c’è un team svedese, il team di Peak Performance, che sta gareggiando nella tappa in Ecuador.
Sono nel mezzo della foresta amazzonica, sullo stanco andante, e si fermano per ricaricare le energie, quando arriva lui, il cane randagio. Mikael Lindnord, il capitano della squadra, gli lancia un polpetta, e Arthur (così l’hanno chiamato) non li molla più.
Non li molla più nel senso che Arthur segue il team Peak Performance per 700 km, nel fango, sotto la pioggia, incurante che Mikael e gli altri parlano svedese e incurante anche del fatto che a un certo punto i quattro atleti sono montati su un kayak. Pensavano fosse troppo rischioso per il cane imbarcarsi in quel modo, e invece Arthur si è buttato in acqua, e così l’hanno issato a bordo ed è giunto al traguardo.
Come finisce la storia? Che ora Arthur è in Svezia, ed è il quinto membro del team Peak Performance.
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