Intervenuto ieri sera a Porta a Porta su Rai 1 e intervistato da Bruno Vespa, il ministro della Salute Roberto Speranza ha parlato anche della riapertura di palestre e piscine. Ribadendo una posizione ormai chiara: ci vuole prudenza. «Abbiamo bisogno di essere prudenti, ma la volontà di tutto il governo è di verificare settimana per settimana i dati del contagio e di costruire una modalità che ci consenta di far ripartire una serie di attività ma senza correre rischi» ha dichiarato il ministro, parlando in generale del tema delle riaperture di molti settori, compreso lo sport, a partire da maggio. In particolare, sul tema delle palestre e delle piscine, il ministro Speranza non si è sbilanciato ed è stato ancora più prudente: «Noi guardiamo a tutte le attività, siamo consapevoli che tanti hanno dovuto pagare un prezzo enorme, non c’è un’attività che non vogliamo considerare in questo percorso ma, lo ribadisco, dovrà essere un percorso di gradualità, dovrà essere un percorso prudente, dovrà essere un percorso basato sull’evidenza scientifica che ci consenta di governare questa curva. C’è anche la scuola che è un grande tema, sulla scuola abbiamo voluto investire il primo tesoretto superando la didattica a distanza per le elementari, per la prima media, per la scuola dell’infanzia, e abbiamo ancora un tema per esempio che riguarda le scuole superiori, e io penso che se ci fosse ancora uno spazio, un pezzo di tesoretto, bisogna ancora investirlo sulle scuole. Penso che il governo in queste ore dovrà programmare. Ecco, in vista del prossimo decreto dovremmo programmare, programmare con attenzione, con intelligenza, con accortezza, dando un messaggio di fiducia al paese ma con i piedi ben piantati per terra perché se facciamo il passo troppo lungo si rischia di tornare indietro, e questo non lo vuole nessuno».
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