Sono in arrivo nuovi divieti per i monopattini elettrici, da quello di circolare dopo il tramonto a quello di sosta sui marciapiedi. E insieme ai divieti anche nuovi obblighi, come quello del casco, del giubbotto catarifrangente e forse anche dell’assicurazione. Il tutto è in discussione in questi giorni in Parlamento, sia nella Camera che nel Senato, con due disegni di legge presentati all’interno della più ampia riforma del codice della strada. Riforma che sta andando lentissima e che, a fronte della diffusione della nuova micromobilità elettrica, è sempre più necessaria.
Sono numerose le novità comprese nel progetto di legge “Disposizioni in materia di circolazione dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica” in discussione nella Commissione Trasporti della Camera e in quella del Senato nel tentativo di mettere ordine tra la sovrapposizione di diverse normative.
La prima, forse più impattante per il mercato, è il divieto di utilizzo per i minorenni. Il che lascia aperti parecchi dubbi: un quattordicenne con patente AM, il cosiddetto patentino che consente di guidare i ciclomotori, o un sedicenne con la patente A1 che consente di guidare motocicli con cilindrata fino a 125 CC non potrebbero usare un monopattino in città ma un 18 non patentato sì? Non è ancora dato sapere.
L’altro divieto è quello relativo alla circolazione dopo il tramonto con monopattini elettrici e altri mezzi assimilati (monowheel, hoverboard e segway). Benché la stragrande maggioranza di questi mezzi di micromobilità elettrica sia dotata tanto di luce anteriore quanto di luce posteriore. Cosa che non tutte le biciclette hanno (nonostante l’obbligo previsto dal Codice della Strada).
Infine il divieto di sosta sui marciapiedi. Divieto già vigente ma di fatto inapplicabile e inapplicato da parte dei Vigili Urbani. E divieto questo che andrebbe a intaccare soprattutto le società di micronoleggio dei monopattini elettrici che si vedono sostare indisturbati nelle città.
Oltre ai divieti il DDL prevederebbe anche degli obblighi. In primis quello del casco. E qui si apre la partita su quale tipologia di casco per i monopattini elettrici. Al momento monopattini elettrici e altri mezzi di micromobilità urbana sono equiparati alle biciclette, il che lascerebbe supporre l’obbligo di un caschetto omologato per le bici (che, ricordiamo, non è obbligatorio sulle due ruote).
C’è poi la questione del limite di velocità, già oggi fissato per legge a 20 km/h, che però potrebbe accompagnarsi all’obbligo di circolare solo su strade urbane e piste ciclabili laddove vige il limite di 30 km/h. Il che ridurrebbe di molto le possibilità di utilizzo dei monopattini elettrici.
Infine rumors di palazzo non escludono l’introduzione dell’obbligo di un’assicurazione simile all’RC auto. Assicurazione sulla responsabilità civile che è già prevista per le società che propongono lo sharing di questi mezzi di micromobilità elettrica ma che a questo punto verrebbe estesa anche a chi ne è proprietario. Il che però imporrebbe anche qualche forma di identificazione del mezzo (tipicamente la targa, con tutto ciò che comporta a livello di registro automobilistico o similare).
Insomma, la fase di sperimentazione e incentivazione dei mezzi di micromobilità elettrica introdotta dalla legge di Bilancio 2019 sta arrivando alla sua conclusione e benché non è ancora chiaro l’orientamento dei partiti rispetto ai due DDL presentati in Camera e Senato crescono le preoccupazioni relative a nuovi divieti e obblighi per i monopattini elettrici.
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