Uomini d’altri tempi, non c’è dubbio, uomini così non ne nascono più. E’ una categoria speciale quella alla quale appartiene Jonathan Mendes, classe 1920, 96 anni, in grado di tagliare ancora una volta il traguardo della New York Marathon. Lo ha fatto, accompagnato dal suo trainer, dopo 11 ore e 23 minuti, e, soddisfatto del suo ennesimo grande risultato, ha sorriso e chiesto uno “shot of Scotch”.
“Bisogna avere degli obiettivi nella vita e non devono essere per forza importanti – ha detto Mendes in un’intervista – Io sono soddisfatto, ne ho raggiunti davvero molti. Ho sciato in tutto il mondo, sono andato in canoa sui più grandi fiumi. Ho volato in picchiata sui bombardieri nella Seconda Guerra Mondiale e poi sui caccia da combattimento in Corea. Non mi sono mai fatto male, quindi sono tutti bei ricordi”.
>Leggi anche Tutto quello che c’è da sapere sulla New York Marathon
Una vita sempre di corsa
Una vita piena d’azione quella di Mendes, che come pilota bombardiere dei Marines ha fatto oltre 100 missioni nel corso dell’ultimo conflitto mondiale e successivamente ha combattuto nei cieli di Corea. Vive in un appartamento nell’Upper East Side di Manhattan e, ancora oggi, ogni mattina, cammina per due miglia a Central Park e, ogni pomeriggio, intorno alle 16.00, si concede un bicchierino di whisky, che considera uno dei segreti della sua longevità, oltre che, molto probabilmente l’aspetto genetico ed ereditario con un papà che ha vissuto fino a 90 anni e la mamma fino a 97.
>Leggi anche Le 15 maratone più strane del mondo
La prima maratona a 57 anni
Jonathan ha iniziato a correre a 44 anni e contemporaneamente ha smesso di fumare. Ha corso la sua prima maratona all’età di 57 anni e quella del 2015 doveva essere l’ultima, anche per l’insistenza dei suoi nipoti e pronipoti, ma non ce l’ha fatta a resistere e dopo l’ok del medico, ha deciso di prendere parte anche a quest’ultima edizione, dove negli ultimi 20 metri è stato preso sottobraccio anche da Peter Caccia, direttore della New York Marathon, e accompagnato fino al traguardo.
Il crono realizzato da Mendes non può essere registrato perché fuori tempo massimo, ma lui non si preoccupa, sorride, sa di essere comunque un record man e sicuramente il più vecchio atleta (unofficial, come dicono qui a NY) ad aver concluso la maratona più famosa del mondo. Sorride Jonathan, alzando il suo ‘shottino’ di whisky.
Per la cronaca: quest’anno l’atleta più anziana a concludere la New York Marathon è stata l’ottantottenne Bertha McGruder, ma come si dice, questa è un’altra storia…
[foto Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay]
Leggi anche Ed Whitlock, più che un runner, una leggenda
©RIPRODUZIONE RISERVATA