In Brianza un imprenditore prova a salvare il fitness e la palestra con il CrossFit all’aperto. Un’idea per provare a rilanciare un mondo, quello delle palestre e del fitness che da mesi è fermo a causa del lockdown da coronavirus. Una piccola palestra in provincia di Monza propone attività all’aria aperta con attrezzature ad hoc.
La palestra che riapre in Brianza con il CrossFit all’aperto
La sfida vinta da Michael Ballocco per riaprire il suo box in pieno lockdown in versione outdoor è la storia di chi non si è arreso. La proverbiale operosità brianzola non si smentisce: senza abbattersi per le perduranti restrizioni in vigore alle attività sportive, il 33enne ornaghese titolare della palestra CrossFit Buriacus di Burago di Molgora reinventa la sua attività e riapre i battenti con il CrossFit all’aperto, in piena sicurezza.
Ballocco è uno dei tanti imprenditori del territorio che, malgrado il lockdown prolungato, ha tenuto duro, ci ha creduto e non ha gettato la spugna. Istruttore in svariati centri fitness, geometra per alcune imprese costruttrici e poi imprenditore di sé stesso, non ne voleva sapere di buttare all’aria tutti i sacrifici fatti dal 2017 quando in paese aprì CrossFit Buriacus. Così nel 2020, travolto all’improvviso da dpcm e restrizioni, come tanti titolari di piccole ma fiorenti attività sportive, porta avanti il suo programma di CrossFit, prima online poi all’aperto.
Il programma di CrossFit all’aperto
“Il programma CrossFit – spiega Michael – si concentra sui movimenti funzionali eseguiti ad alta intensità e costantemente variati. A CrossFit Buriacus outdoor ci sono bilancieri, kettlebell, dumbbell, sbarre; si corre, si salta, ci si arrampica, si sollevano pesi, si impara ogni giorno qualcosa di nuovo di sé per spingersi un po’ oltre i propri limiti. Gli obiettivi raggiungibili per tutti sono acquisire forza, scolpire il proprio fisico perdendo grasso e aumentando la massa muscolare ma anche per ritrovare energia e buonumore. Una ricetta perfetta per ricominciare dopo mesi di restrizioni forzate a casa, una vera iniezione di positività che non teme il covid!”.
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ll programma è adatto a chiunque desideri un cambiamento della routine quotidiana, ogni allenamento è “scalabile” e adatto a qualsiasi livello di forma fisica.
Prima della chiusura CrossFit Buriacus aveva 140 iscritti. Attualmente la metà esatta: “La prima chiusura ci ha colto di sorpresa – ammette il titolare – ma immediatamente ci siamo adoperati per sostenere i nostri ragazzi, abbiamo creato dei programmi altamente personalizzati e abbiamo prodotto una serie di videolezioni da fare a casa. Le perdite in termini di fatturato però da allora sono notevoli, parliamo di un 70%, anche se in termini di affiliazione e supporto la community è sempre stata ricettiva e presente”.
La palestra che riapre all’aperto
La riapertura è costata soprattutto in termini organizzativi: divisione degli spazi, sanificazioni intensificate, presidi igienici per i clienti, aumento delle ore in palinsesto, adeguamenti piattaforma per redazione autocertificazioni. La seconda ondata non ha portato niente di buono a un settore duramente colpito, ma almeno non ha colto di sorpresa gli operatori, e nemmeno Michael e il suo staff: “Abbiamo organizzato sessioni di attività nel weekend su appuntamenti scaglionati di mezz’ora noleggiando i nostri attrezzi tra bilancieri, manubri, dischi, kettlebell, persino vogatori e biciergometri, a cui abbiamo allegato dei programmi specifici con aggiornamenti costanti ogni settimana. Anche questa volta le perdite sono state gravose, ma la community ha sempre risposto con grande entusiasmo”.
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Senza perdersi d’animo, con la fine dell’inverno Ballocco mette in piedi una nuova proposta per la sua palestra: i corsi outdoor. “Per nulla spaventati dal freddo e dalle condizioni inizialmente sfavorevoli il 13 febbraio abbiamo riaperto, per garantire ai nostri utenti un servizio impeccabile abbiamo creato una piattaforma rivestita in gomma, abbiamo installato torrette luminose e creato un vero e proprio palinsesto classi per fronteggiare le richieste e diluire gli ingressi. Nulla è lasciato al caso, e noi ripartiamo perché ora allenarsi dovrebbe essere una priorità per il benessere psicofisico delle persone anche in termini di prevenzione. Il settore è severamente penalizzato e versa in condizioni gravose, allenarsi in sicurezza è sicuramente fattibile, lasciateci ripartire”.
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