Pare sia in arrivo un lockdown nazionale nei weekend fino a Pasqua compresa: in caso di conferma, ci saranno diversi sport che non si possono più fare, come ad esempio il tennis e il padel nei centri sportivi (aperti in zona gialla e in zona arancione).
È questa una delle ulteriori misure anti-contagio che da questa settimana potrebbe entrare in vigore, modificando il Dpcm firmato dal premier Draghi settimana scorsa. A richiederlo è stato il Comitato tecnico-scientifico (Cts), che questa mattina è stato convocato dalla Cabina di regia per capire come affrontare l’aumento dei contagi da Coronavirus. Insomma, anche chi vive in una regione gialla, arancione o arancione scuro, potrebbe ritrovarsi in una sorta di lockdown per i prossimi quattro fine settimana (il Dpcm scade il 6 aprile). Ciò significa niente sport e niente gite domenicali fuori dal comune, considerando che nelle zone rosse è sempre vietato uscire di casa salvo per motivi di necessità, urgenza e lavoro.
Il massimo che potremo concederci sarà una passeggiata vicino a casa, oppure una corsa o un giro in bici all’interno dei confini comunali. E non è tutto, perché è probabile che il Governo incrementi le restrizioni anti-Covid anche in zona gialla, quindi non è scontato che si possa circolare liberamente nel territorio regionale.
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Probabile lockdown nazionale nei weekend: gli sport che non puoi fare
Nel caso in cui tutta Italia si dovesse ritrovare in lockdown nei weekend, le regole per lo sport sarebbero parecchio diverse (per chi vive in un territorio in area gialla o rossa). Chi si trova in zona gialla, nei weekend non potrà più uscire dal proprio comune fino al lunedì successivo, innanzitutto.
La differenza principale con la zona arancione sarà invece la seguente: in zona rossa, come specificato nel primo Dpcm del premier Draghi, non è possibile praticare attività motoria (come una passeggiata) lontano da casa. Cosa significa “non lontano da casa”? In realtà non è specificato dalla legge, perciò bisogna semplicemente stare attenti a rimanere “in prossimità della propria abitazione”: 400, 500 metri al massimo. Per l’attività sportiva, come un giro in bicicletta o una corsa, ci si può anche allontanare da casa, purché si rimanga nei confini del proprio comune.
Nelle FAQ del Governo riferite al Dpcm di gennaio (che da sabato 6 marzo non sarà più valido) c’è scritto che “è possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza”. Tuttavia, le FAQ riferite al Dpcm di marzo non sono ancora state pubblicate (da qualche giorno sul sito del Governo si legge che le FAQ sono in aggiornamento in seguito all’entrata in vigore del Dpcm 2 marzo), quindi questa eccezione non è ancora stata ufficialmente confermata.
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