La Lombardia diventa zona arancione (ufficialmente da domenica 29 novembre), come il Piemonte e la Calabria. I dati su Rt e sugli altri parametri relativi al Covid-19 sono decisamente migliorati e le due regioni sono pronte a cambiare colore dopo l’esame da parte della commissione governativa delle regioni entrate in zona rossa il 6 novembre scorso.
Se alcune regioni come Basilicata e Puglia rischiano il declassamento a causa dell’elevato indice di rischio le due regioni settentrionali e la Calabria passano in zona arancione dopo il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute, che si attende per oggi. L’indice Rt nazionale si attesta attorno a 1, il che significa che molte Regioni potrebbero cambiare colore.
Calabria, Lombardia e Piemonte scendono quindi di fascia a partire da domenica 29 novembre (dopo la firma del 27 novembre e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 28 novembre).
Lombardia in zona arancione dal 29 novembre, cosa cambia su sport e attività motoria
Passare in zona arancione da quella rossa per Lombardia, Piemonte (ne parliamo qui) e Calabria significa vedere ridotte alcune misure anti Covid. Pur non potendo uscire dalla regione né dal proprio comune salvo esigenze urgenti di salute, lavoro e necessità, gli spostamenti nel proprio comune sarebbero consentiti fino alle 22 (ma si parla di un allungamento fino alle 23 che verrà inserito nel prossimo Dpcm di dicembre per consentire ai negozi di rimanere aperti fino alle 22 per lo shopping natalizio).
Restano chiusi bar e ristoranti, fatta eccezione per l’asporto e le consegne a domicilio, in attesa di un Dpcm che potrebbe riaprirli con alcune limitazioni. I negozi al dettaglio dovrebbero riaprire, mentre le riaperture delle scuole (superiori, seconda e terza media) son in discussione.
Zona arancione, le regole su sport e attività motoria
Le Regioni in zona arancione sono sottoposte a misure più blande rispetto a attività sportiva e attività motoria, come spieghiamo approfonditamente in questo articolo.
In zona arancione il Dpcm consente di uscire di casa liberamente all’interno del proprio comune di residenza, ma “è vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.
Sono 4 i punti essenziali da tenere presente per chi vuole fare attività fisica in zona arancione:
1. Sport permessi e vietati in zona arancione
Se si può svolgere l’attività sportiva di base e l’attività motoria presso centri e circoli sportivi all’aperto, rimangono vietati gli sport di contatto: niente beach volley in un centro sportivo, niente calcetto o a basket al parco, niente allenamenti di gruppo a livello amatoriale.
Tennis e padel, invece, che non rientrano negli sport di contatto, si possono praticare nei centri sportivi all’aperto.
2. Passeggiate vicino casa in zona arancione
Rispetto alle Regioni in zona rossa, in quelle arancioni si può fare attività motoria, cioè una passeggiata, anche lontano da casa (non nei pressi dell’abitazione come in zona rossa), ma senza uscire dal proprio comune. Durante le passeggiate vige l’obbligo di indossare la mascherina e di mantenere al distanza interpersonale di 1 metro.
Ovviamente è sempre meglio non allontanarsi troppo dalla propria abitazione, anche se in teoria non ci sono limiti di spostamento all’interno del comune.
Non è obbligatorio camminare da soli: si può uscire a passeggiare con amici e parenti.
3. Attività sportiva in zona arancione
Corsa e bici sono intese come attività sportiva e si possono fare senza mascherina, ma solo in forma individuale e all’aperto (i parchi sono aperti).
In ogni caso non si può uscire dal proprio comune. Per la bicicletta, dunque, vale lo stesso discorso delle zone rosse: è possibile fare un’uscita nel comune di residenza ma non è consentito raggiungere i comuni limitrofi.
Rimane l’obbligo di distanziamento di almeno 2 metri.
Sono sospese l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto. Così come sono sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto, anche se aventi carattere ludico-amatoriale.
4. Palestre e piscine chiuse in zona arancione
L’attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali è sospesa. Fatta eccezione “per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative o terapeutiche”.
[photo Foto di vivianamartinelli1979 da Pixabay]
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