Lombardia in zona arancione dal 24 gennaio: cosa si può fare e cosa cambia per lo sport?
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato oggi delle ordinanze che collocheranno la Lombardia (prima zona rossa) e la Sardegna (prima zona gialla) in zona arancione, confermando poi i colori delle altre Regioni.
Dopo una settimana nella zona di massimo rischio per un clamoroso errore di comunicazione dei dati, la Lombardia passerà quindi nell’area di rischio intermedio che permetterà agli sportivi (ma non solo) di avere molte più libertà a partire da domani, 24 gennaio. Andiamo a vedere, attingendo al DPCM anti-Covid del 14 gennaio e alle FAQ del Governo, cosa si può fare e cosa cambia per lo sport all’aperto.
>>LEGGI ANCHE: DPCM 14 gennaio, sport fuori dal comune in zona rossa e arancione: quando si può
Lombardia in zona arancione dal 24 febbraio: cosa si può fare
Il cambiamento principale riguarda il fatto che, in zona arancione, si può uscire liberamente (dalle 5 alle 22) all’interno del proprio comune di residenza o domicilio. Si potrà, ad esempio, fare attività motoria (come una passeggiata) anche lontano da casa, senza rimanere per forza nei pressi della propria abitazione. Tuttavia rimane l’obbligo di non uscire dal comune, a meno che questo non abbia meno di 5mila abitanti. In tal caso è possibile uscire dai confini comunali, rimanendo però in un raggio di 30 chilometri e senza spostarsi verso i capoluoghi di provincia.
Sulle visite ad amici e parenti la regola è sempre la stessa: è consentito, non più di una volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata dello stesso comune, a un massimo di due persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Da specificare che si può rientrare anche nelle seconde case, ubicate dentro e fuori dalla regione
Lombardia in zona arancione dal 24 gennaio: cosa cambia per lo sport
La principale differenza tra lo sport in zona arancione e lo sport in zona rossa è la seguente: è possibile recarsi in un altro comune (sempre dalle 5 alle 22) nel caso in cui nel proprio comune non sia materialmente possibile praticare lo sport che si vuole praticare. Chiaramente non si può uscire dalla Regione. Un esempio pratico: se nel vostro comune non c’è un campo da tennis o padel, potete recarvi nel comune più vicino (basta che sia nella stessa Regione) dotato di un campo da tennis o padel. La stessa regola dovrebbe valere anche per lo sci di fondo.
Come in zona rossa, inoltre, è possibile entrare in un altro comune nel momento in cui si pratica uno sport individuale che comporti uno spostamento (corsa, bicicletta, marcia e così via), purché lo spostamento resti funzionale all’attività sportiva e la destinazione finale coincida con il comune di partenza. Altro esempio pratico: se vivi a Milano, puoi andare in bici sul Naviglio Grande arrivando fino a Gaggiano e poi tornando indietro. Anche in zona arancione le palestre e le piscine sono chiuse e gli sport di contatto (anche all’aperto) sono vietati.
Un altro fattore da tenere in considerazione è che, leggendo il testo del DPCM, solo per le zone rosse è specificato esplicitamente che l’attività motoria e sportiva vanno svolte in forma individuale. Rimangono sempre le regole sulle distanze (2 metri per l’attività sportiva, 1 metro per l’attività motoria) e le mascherine (no per l’attività sportiva, sì per l’attività motoria).
I colori delle Regioni da domenica 24 gennaio
–Zona gialla: Campania, Basilicata, Molise, Provincia autonoma di Trento, Toscana;
–Zona arancione: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Veneto, Piemonte, Puglia, Sardegna, Umbria, Valle d’Aosta;
–Zona rossa: Provincia Autonoma di Bolzano, Sicilia.
[Photo by: Lorenzo Messina / Pexels]
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