Mario Draghi, premier incaricato che ha iniziato oggi il secondo giro di consultazioni, è decisamente l’uomo del momento. E si sa, dietro alle menti più brillanti c’è spesso una grande dedizione per lo sport, qualsiasi esso sia. L’attività fisica, infatti, è scientificamente in grado di permettere al nostro cervello di essere più efficiente anche nelle professioni che richiedono enorme impegno dal punto di vista mentale. Mens sana in corpore sano, insomma.
Questo è senza dubbio il caso dell’ex presidente della Banca Centrale Europea, la cui sconfinata passione per la corsa è stata resa nota di recente dall’inventore della storica “mezza” Roma-Ostia.
1.55.53 a 57 anni: l’ultimo tempo di Mario Draghi alla Roma-Ostia
Con un post su Facebook diventato virale nelle community online di maratoneti della Capitale, il padre della mezza maratona Roma-Ostia, Luciano Duchi, ha svelato che Mario Draghi (classe 1947) ha corso quattro edizioni della gara che parte dall’EUR e termina sul litorale romano. Duchi, però, non si è limitato a parlare della passione dell’ex presidente della BCE per la corsa, ma ha anche pubblicato i tempi ottenuti durante le gare tra il 2001 e il 2005:
- 27° Edizione, anno 2001: 3621°. Tempo: 2.07.53
- 29° Edizione, anno 2003: 3662°. Tempo: 1.55.53
- 30° Edizione, anno 2004: 4406°. Tempo: 2.04.16
- 31° Edizione, anno 2005: 4131°. Tempo: 1.55.53
L’inventore dell’iconica “mezza” laziale, fondata nel 1974, ha poi spiegato che Draghi ha coltivato la sua passione per la corsa assieme al fratello: era lui che, a causa degli impegni di lavoro di quello che potrebbe essere il prossimo Capo del Governo, lo tesserava e lo iscriveva alla mezza maratona. Dunque Mario Draghi era decisamente un buon podista, capace di ottenere un discreto tempo di 1.55.53 all’età di 57 anni.
L’economista romano non ha mai accantonato lo sport all’aria aperta, nemmeno ora che l’età avanza. Sono numerose, infatti, le testimonianze recenti di Draghi che corre per Roma in tenuta da running con i giornalisti che lo inseguono trafelati nella speranza di strappargli una dichiarazione in esclusiva.
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Mario Draghi e il suo amore per la pallacanestro
La passione di Draghi per lo sport non si limita alla corsa. Il premier incaricato è un amante della pallacanestro, disciplina che ha cominciato ad apprezzare durante le superiori all’Istituto Massimiliano Massimo, celebre scuola paritaria cattolica della Capitale. Guido Cerini, un suo ex compagno di scuola, ha raccontato alla Gazzetta dello Sport che Draghi era un’ottima guardia in grado di spingere avanti la palla con velocità in contropiede. Anche nel basket, dunque, era uno che correva forte.
Draghi si dilettava anche nel calcio, ma secondo i suoi ex compagni di scuola era troppo riflessivo e poco scattante. A basket, invece, riusciva a esprimersi decisamente meglio, probabilmente perché quello giocato sui parquet è uno sport spesso compatibile con le grandi menti. C’è tanta geometria e tanta tattica nella pallacanestro. “Giocava a basket e a pallone, ma giocava meglio a basket, a calcio non eccelleva: era molto ragionatore anche all’epoca, non era irruento, mi ricorda Di Bartolomei”, ha detto a Radio 1 Giuseppe Tuffi, ex direttore del reparto di chirurgia d’urgenza all’Ospedale San Camillo di Roma nonché ex compagno di scuola di Draghi.
L’idolo dell’ex Presidente della BCE? Bill Bradley, 2 volte campione NBA con i New York Knicks, oro olimpico a Tokyo 1964 e Campione d’Europa 1966 con l’Olimpia Milano. Di recente, per non farsi mancare nulla, pare che Draghi si sia appassionato al golf. Insomma, a capo del prossimo Governo potrebbe esserci non solo una delle figure in grado di salvare l’Euro durante la crisi del debito sovrano europeo, ma anche un grande sportivo. Che sia di buon auspicio per una maggiore attenzione e una maggiore competenza nella gestione dello sport italiano?
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