Perché nuotare nei laghi è pericoloso? Per le correnti, i mulinelli, il fondo: ogni anno in Italia ci sono 400 morti per annegamento in laghi (e fiumi). Ecco perché serve aumentare prevenzione e controlli, un tema riemerso dopo il caso della turista scomparsa nel lago d’Iseo, che è solo una delle 14 vittime del mese di agosto nei laghi italiani.
Nuotare nei laghi è pericoloso, quante persone scompaiono in un anno?
Solo nel mese di agosto i laghi italiani hanno fatto registrare ben 14 decessi per annegamento, poco meno di una vittima ogni due giorni. Il dato arriva dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) che, intervenendo sul caso della ragazza scomparsa nel Lago di Iseo dopo essere caduta venerdì sera da una barca, chiede maggiore prevenzione e più controlli sul territorio.
Quante persone annegano nei laghi in Italia
Ogni anno nel nostro paese sono circa 400 le persone che muoiono annegate in acqua (mare, laghi, fiumi, torrenti), mentre nel mondo i decessi per annegamento ammontano a 2,5 milioni solo nell’ultimo decennio. Considerando i casi emersi sulla stampa nazionale e locale, solo nel mese di agosto sarebbero 14 le persone decedute nelle acque dei laghi italiani (lago di Como, lago di Bolsena, lago di Bracciano, lago d’Iseo, e laghi minori sparsi sul territorio) – stima Sima – Ogni anno nel mondo 236 mila persone muoiono per annegamento, per un totale di circa 2,5 milioni di decessi nell’ultimo decennio.
Gli incidenti avvengono in mare aperto, nei fiumi ma anche in piscine alte pochi centimetri e nelle vasche da bagno di casa. Le vittime più frequenti, secondo l’Oms, sono i bambini tra 1 e 4 anni, seguiti da quelli di età compresa tra 5 e 9 anni.
La Società Italiana di Medicina Ambientale ricorda poi come sia mare il principale luogo di annegamento (50,3% dei casi), mentre il 41,3% dei decessi avviene nelle acque interne e l’8,3% in piscina. Quanto alle cause, il 28% degli incidenti dipende da malori improvvisi, il 15% da sventatezza, il 14% per cadute in acqua. Il resto è determinato da incapacità di tenersi a galla, tuffi sconsiderati dove il fondale è basso o roccioso.
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Perché il lago è pericoloso
Le acque interne di fiumi e laghi possono nascondere grandi insidie – afferma Sima – Da un lato mulinelli d’acqua e correnti nei fiumi, dall’altro fondali improvvisamente profondi dei laghi e difficoltà a risalire a riva, quando questa è rocciosa, causata da alghe adese alla pietra che la rendono scivolosa. I numeri sui decessi ci dicono che serve più prevenzione in Italia, promuovendo nella popolazione una maggiore consapevolezza circa le norme base di sicurezza e incrementando controlli e divieti.
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