Lombardia in zona gialla da domenica, assieme a Lazio, Piemonte e ad altre otto regioni che da arancioni passeranno in giallo. È questa la decisione del Ministero della Salute alla luce del recente calo dei contagi da Coronavirus.
Lazio, Piemonte, Valle d’Aosta, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Calabria e Liguria passano dalla zona arancione alla zona gialla, mentre solo Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e Provincia di Bolzano saranno in zona arancione ancora per almeno una settimana. Campania, Toscana, Molise, Basilicata e Provincia di Trento, invece, restano in zona gialla. Sono questi i nuovi colori delle Regioni italiane da lunedì 1 febbraio, il giorno in cui sarà valida l’ordinanza che Roberto Speranza, Ministro della Salute, firmerà nelle prossime ore.
Secondo il consueto monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità, l’Rt nazionale è passato dallo 0,97 di venerdì scorso allo 0,84 di oggi, 29 gennaio: un dato che conferma il trend in miglioramento della curva epidemiologica in Italia, anche se la situazione continua a essere piuttosto delicata. Dal 1 febbraio, quasi tutta Italia sarà in zona gialla, caratterizzata da restrizioni anti-Covid molto meno rigide (possono riaprire i ristoranti e i bar, ad esempio). E gli sportivi, che nelle aree gialle potranno muoversi liberamente nella regione, avranno parecchie libertà in più.
Lombardia in zona gialla: le regole per lo sport
Le regole per lo sport in zona gialla e in zona arancione sono quasi le stesse, con un’unica differenza: in zona arancione non si può uscire dal proprio Comune (a meno che non si verifichino queste due eccezioni) per fare attività sportiva, mentre in zona gialla sì.
È sempre vietato, almeno fino al 15 febbraio, uscire dalla propria regione, anche nel caso in cui dovesse essere gialla. All’articolo 1 del nuovo Dpcm si legge che “è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività salvo che non sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti”.
A differenza delle zone rosse, non è specificato che l’attività fisica in zona gialla e arancione si debba fare per forza in solitaria. Ecco perché è possibile andare a correre con un amico o a passeggiare con il proprio partner non convivente. Inoltre, come in zona arancione, anche in zona gialla si può andare in montagna (ne parliamo bene qui) a fare escursioni o sci di fondo, anche se abitate in città. L’importante è quindi rimanere all’interno della propria regione. In zona gialla non si possono praticare gli sport di contatto, come ad esempio il basket o il calcio all’aperto.
Puglia, Bolzano, Sicilia, Umbria e Sardegna in arancione: le regole per lo sport
In zona arancione si può fare attività motoria (una passeggiata) lontani da casa e attività sportiva (corsa, bici) senza limiti di spostamento all’interno del proprio comune.
Sul Dpcm del 14 gennaio c’è scritto che non si potrebbe uscire dal comune per fare sport (a meno che non abbia meno di 5mila abitanti), ma di recente le FAQ del Governo hanno chiarito la situazione: anche in zona arancione, è possibile recarsi in un altro comune (sempre dalle 5 alle 22) nel caso in cui nel proprio comune non sia materialmente possibile praticare lo sport che si vuole praticare. Chiaramente non si può uscire dalla regione. Un esempio pratico: se nel vostro comune non c’è un campo da tennis o padel, potete recarvi nel comune più vicino dotato di un campo da tennis o padel.
La stessa regola dovrebbe valere anche per lo sci di fondo. Rimangono vietati gli sport di contatto, dunque non è possibile spostarsi in un altro comune per andare al campetto a giocare a basket (pratica vietata anche nel proprio comune). Anche in zona arancione, inoltre, è possibile andare a correre o in bicicletta in un altro comune, purché lo “spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa” e la destinazione finale coincida con il comune di partenza.
[Photo by: dimitrisvetsikas1969 / Pixabay]
©RIPRODUZIONE RISERVATA