La psicologia studia il covid (e produce mostri): chi guarda film di zombi e paura, ha strumenti migliori per simulare la realtà in anticipo e coltivare la resilienza a emergenze come il Coronavirus
Sì, sembra che se guardi film horror resisti meglio al Covid, sviluppi una capacità di resistenza migliore per affrontare psicologicamente un evento drammatico, duraturo come quello che stiamo vivendo. Lo studio condotto dalle università di Penn State (Stati Uniti), di Chicago e di Aarhus (Danimarca) potrebbe sembrare un po’ poco serio, e forse lo è, ma pare affermare con decisione che se hai guardato per anni i film di George Romero, Sam Raimi, Lucio Fulci, le serie tv come The Walking Dead e magari anche un po’ di opere di Dario Argento e M. Night Shyamalan, non ti devi meravigliare se in questo brutto periodo di pandemia e lockdown tutto sommato te la stai cavando bene. Sono proprio questi film a tema horror e apocalittico ad averti rafforzato psicologicamente e preparato ad affrontare un’evenienza del genere.
Perché i film horror aiutano contro la pandemia
La ricerca, pubblicata su Personality and Individual Differences, spiega che i film e le serie tv ‘de paura’ hanno lavorato in sordina sulla nostra mente negli anni, proiettando in anticipo nelle nostre teste gli scenari della crisi globale del covid e indicandoci inconsapevolmente i modi in cui affrontarla. Non è solo intrattenimento; o meglio lo è, ma funziona anche da training mentale anti pandemia, come workout per la resistenza psicologica, come un home fitness che ti dà una resilienza molto più alta rispetto a chi non è un fan di film come La notte dei morti viventi, Grindhouse, La Casa, Splatters, Dead Snow, Planet Terror, L’armata delle tenebre, 28 giorni dopo, e magari anche Pandemic. Al limite pure di Io zombo, tu zombi, lei zomba.
Lo studio non è dei più estesi: si tratta di un sondaggio su 310 persone, pensato per capire il loro grado di resilienza e di preparazione alla pandemia, dove si chiedeva da quali genere di film fossero attratti. Ma non non è necessario bollarlo come uno spreco di soldi, pubblici o privati che siano: il senso è quello di capire se esistano dei sistemi di simulazione della realtà che ci aiutano ad affrontare l davvero dura, di realtà. E alcuni sono stati individuati nei film ‘de paura’; fra l’altro un punto di vista anche intuitivo.
L’horror simula le realtà più angoscianti
Il professore emerito John Johnson, leader dello studio, spiega che “più film di zombi, invasioni aliene e malattie apocalittiche le persone hanno visto prima del Covid-19, meglio hanno saputo gestire la vera pandemia”.
Inoltre, spiegano i ricercatori, ora non servono maratone di binge watching di fronte alle serie horror per darsi una corazza anti depressione da covid, specie se non ti piacciono. Ma il consiglio è quello di iniziare a guardarli per prepararsi alle prossime emergenze che ci attendono, perché è chiaro che ce ne saranno. Anche libri e games vanno bene: “consumare le storie dei libri, dei film e forse anche dei videogiochi non è solo un passatempo stupido”, spiega il prof Johnson, “è anche un modo per immaginare realtà simulate che ci aiutano farci trovare più pronti per le sfide future”.
[Foto di ahmadreza heidaripoor da Pixabay]
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