Prendetene nota con largo anticipo, visto che la proposta, una bella novità,, coinvolge anche i ragazzini dai 6 ai 13 anni: nella due giorni che Milano riserva al triathlon a fine maggio, sabato 20 e domenica 21, oltre alla SEA Milano DEEJAY TRI (formula olimpica, riservata agli assatanati della specialità, in programma sabato) sono previste domenica la prova KIDS e la SUPERSPRINT, gara non competitiva alla quale possono aderire anche i neofiti, su distanze chiaramente accorciate e senza nulla in palio che vada oltre la soddisfazione di poter dire “c’ero anch’io”.
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Chi è alle prime armi, in particolare i minorenni che guardano con invidia i più grandi che si mettono già in gioco, potrà schierarsi al via, munito del solo certificato medico di sana e robusta costituzione, mentre gli altri, gli agonisti, per gareggiare necessitano della tessera FITRI (Federazione Italiana Triathlon) in regola con l’annualità in corso. La categoria KIDS include i Minicuccioli, i Cuccioli, gli Esordienti e i Ragazzi.
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Scenario di questa prossima emozione trivalente – un susseguirsi, a volte caotico, di nuoto bicicletta e corsa a piedi – l’Idroscalo di Milano, un tempo definito, non senza una certa ironia, “il mare di Milano”. Lo specchio d’acqua alle porte di Milano fu creato nel secolo scorso, agli albori dell’aviazione, come scalo per gli idrovolanti, demodé ben prima che nascesse il ben più noto aeroporto di Linate, che sosta a un passo dal bacino artificiale. E il mare, com’è noto, fu trasferito, nel Ventennio, a Milano Marittima, un po’ più distante e maggiormente salsobromoiodica. Nel corso della conferenza stampa, tenutasi a Palazzo Marino con officianti il noto Linus e l’assessora allo sport Roberta Guaineri, abbiamo appreso, dalla viva voce del sindaco di Segrate, che l’idroscalo è “il nostro mare”. Chi si contenta gode.
Il menu della Supersprint prevede 400 metri di nuoto, 10 km di bici e 2.500 metri a piedi, vale a dire un quarto dell’impegno contemplato dal Triathlon Olimpico. Quota di iscrizione 8 euro.
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