In Veneto arriva l’ordinanza del presidente Luca Zaia che impone test e quarantena per chi rientra dall’estero. Ovvero test del tampone per chi arriva in Veneto per motivi di lavoro dall’estero, e quarantena per chi torna dopo le vacanze. Sono solo 28 (su 5 milioni di cittadini veneti) i nuovi contagi dal 1 luglio “ma di questi 28, 15 sono di virus importato, o coinvolgono cittadini stranieri”, ha spiegato Zaia durante la conferenza stampa presso la Protezione civile di Marghera.. Così la decisione netta di intervenire con nuove procedure nei confronti di chi entra in Veneto, per lavoro o per turismo.
Veneto, l’ordinanza di Zaia sulla quarantena per chi arriva dall’estero
La nuova impennata di contagi in Veneto ha spinto il presidente della Regione a questa nuova ordinanza, che parte oggi. È dedicata a i soggetti che tornano nel territorio per lavoro da paesi diversi rispetto ai 36 presenti nell’Allegato 1 dell’ordinanza.
La procedura prevede, per chi rientra in Veneto dall’estero per motivi di lavoro, un primo tampone immediatamente al rientro, un’altro dopo 7 giorni se il soggetto risulta positivo (tutto a carico della Regione).
Per chi è entrato in contatto con soggetti positivi al tampone scatta l’obbligo di isolamento fiduciario. Così come scatta la quarantena in strutture ad hoc per chi rientra da paesi diversi da quelli dell’allegato 1, oppure ancora ha sintomi di infezione respiratoria e temperatura superiore ai 37,5 gradi.
Quarantena diretta per chi rientra dalle vacanze da determinati paesi: “Se arrivo ad esempio dalla Serbia dopo le vacanze, mi faccio 14 giorni di quarantena”, ha spiegato Zaia.
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