Yvon Chouinard ha donato l’azienda Patagonia a un’organizzazione no profit per combattere il cambiamento climatico

Yvon Chouinard ha donato l'azienda Patagonia a un'organizzazione no profit per combattere il cambiamento climatico

Yvon Chouinard, sua moglie Malinda e i due figli Fletcher e Claire hanno donato l’intera azienda Patagonia a un’organizzazione no profit per combattere il cambiamento climatico. In particolare la famiglia ha trasferito tutte le azioni con diritto di voto (pari a circa il 2% delle azioni complessive) a Patagonia Purpose Trust, un fondo di nuova costituzione che sarà supervisionato dai membri della famiglia Chouinard e che ha lo scopo di garantire che Patagonia tenga fede al suo impegno di gestire un’azienda socialmente responsabile e di devolvere i suoi profitti; il restante 98% delle azioni, quelle ordinarie senza diritto di voto, è stato invece donato a Holdfast Collective, una no profit di nuova costituzione a cui da ora in poi saranno conferiti tutti i profitti dell’azienda e che utilizzerà i fondi per combattere il cambiamento climatico.

Nessun vantaggio fiscale

Come riporta il New York Times, dalle due operazioni finanziarie i Chouinard non hanno tratto alcun vantaggio fiscale: poiché la donazione delle azioni con diritto di voto è avvenuta verso un trust, la famiglia ha pagato 17,5 milioni di dollari di tasse; e poiché il Collettivo Holdfast è un’organizzazione che consente di fornire contributi politici illimitati, secondo la legislazione americana la famiglia non ha ricevuto alcun beneficio fiscale per la sua donazione. L’azienda è attualmente valutata circa 3 miliardi di dollari.

Tutto il denaro a chi difende il pianeta

Patagonia, con sede a Ventura in California, continuerà a operare come società privata a scopo di lucro vendendo ogni anno abbigliamento e attrezzatura per l’outdoor per un fatturato attuale di oltre 1 miliardo di dollari e proventi di circa 100 milioni di dollari. A memoria di diversi analisti finanziari ed esperti di filantropia interpellati dal NYT quella dei Chouinard e di Patagonia è un’azione senza precedenti per il valore complessivo e per il fatto che si tratta di un’azione irrevocabile. “Speriamo che questo influenzi una nuova forma di capitalismo che non finisca con pochi ricchi e un mucchio di poveri” ha dichiarato Chouinard “Daremo la massima quantità di denaro a persone che lavorano attivamente per salvare il pianeta“.

Capitalismo non convenzionale

Chouinard, 83 anni, ha fondato Patagonia nel 1973 e ha sempre guidato l’azienda con un approccio eretico al capitalismo, donando per decenni l’1% dei profitti a cause ambientali e sostenendo numerosi progetti di attivismo ambientale. Un approccio non convenzionale in linea con la propria storia personale.
Chouinard è stato un pioniere dell’arrampicata su roccia nella Yosemite Valley in California negli anni Sessanta, viveva in auto e ancora oggi indossa vecchi abiti logori, guida una Subaru scassata e si divide tra le modeste case di Ventura e Jackson, Wyoming, senza possedere né un computer né un cellulare.

Yvon Chouinard ha donato l'azienda Patagonia a un'organizzazione no profit per combattere il cambiamento climatico

L’azienda Patagonia ha sempre riflettuto le priorità personali di Chouinard e della moglie, impegnandosi attivamente in progetti di tutela ambientale (per esempio contro le dighe che deturpano gli ecosistemi fluviali, o più recentemente facendo causa all’amministrazione Trump nel tentativo di proteggere il Bears Ears National Monument), facendo scelte commerciali in linea con la tutela ambientale (per esempio l’adozione di cotone biologico) e la dignità delle persone, e adottando un approccio comunicativo spesso irrispettoso rispetto alle finalità commerciali (celeberrima la pubblicità che in occasione di un Black Friday recitava “Non comprate questa giacca”).

La cosa giusta da fare

Tuttavia, nonostante tutto ciò, Chouinard si è ritrovato nella lista dei miliardari di Forbes, e insieme a questo è stata la pandemia a far scattare definitivamente la decisione di trovare una soluzione definitiva affinché l’azienda potesse operare anche dopo la sua morte con le finalità di impegno ambientale.

Yvon Chouinard ha donato l'azienda Patagonia a un'organizzazione no profit per combattere il cambiamento climatico

Non sapevo cosa fare con l’azienda perché non ho mai voluto un’azienda“, ha detto Chouinard al NYT “Non volevo essere un uomo d’affari. Ora potrei morire domani e l’azienda continuerà a fare la cosa giusta per i prossimi 50 anni, senza che io debba essere presente“.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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