La fame nervosa è uno dei motivi per cui le diete falliscono. O forse è IL motivo: l’attacco di fame. Non stiamo parlando di disturbi alimentari veri e propri, ma di quella “cosa” che ti viene quasi all’improvviso, alla quale sembra impossibile poter resistere.
Fame Nervosa, cosa fare? Come riconoscerla e i rimedi
Abbiamo visto cosa fare quando non capisci se hai fame o sete (nel dubbio, bevi).
Gli attacchi di fame possono essere, grosso modo, di due tipi: la fame vera e il languorino. Detto in breve, il languorino fa ingrassare, se lo si asseconda mangiando, perché secondo le leggi della fisiologia, il corpo ci avvisa che le riserve di nutrienti scarseggiano solo con i segnali della fame vera. E allora cosa fare?
Come capire se si tratta di fame nervosa?
Primo, capire se è fame o languorino.
È fame vera se non mangio da qualche ora, se mi gorgoglia lo stomaco, mi sento stanco o debole o irritabile, se ho saltato un pasto.
Oppure se ho mangiato solo carboidrati (mai lasciarli scompagnati, senza proteine) nel pasto o spuntino precedente (solo pasta e frutta, oppure solo biscotti o un pacchetto di crackers/taralli/etc).
Cosa fare in caso di fame nervosa? Mangia!
Ma cosa e come? Se sono passate più di 3-4 ore dall’ultimo pasto, consuma un pasto completo oppure uno spuntino ben bilanciato (che comprenda carboidrati, proteine e grassi).
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A cosa è dovuta la fame nervosa?
Lo diceva la contessa al fido Ambrogio in una vecchia pubblicità: “La mia non è proprio fame: piuttosto, voglia di qualcosa di buono”. Ecco, se avete pranzato da poco, se lo stomaco non brontola ma siete assaliti da una voglia di mangiare (spesso cibi ben precisi, spesso capita sempre alla stessa ora), potrebbe essere noia, rabbia, tristezza, frustrazione.
Come prevenire il languorino?
Provate allora a pensare così: “Aspetta, non mangiare subito, fai questa cosa bellissima, poi semmai mangia”. Ovviamente le “cose belle che non si mangiano” da fare sono soggettive: possiamo solo consigliarne alcune, quelle che ci piacciono di più:
- Disegnare, proprio come amavi fare nell’infanzia
- Leggere
- Fare i cruciverba o un sudoku
- Telefonare a un amico
- Dipingersi le unghie di rosa o di verde
- Fare una camminata nel parco
- Fare un giro in bicicletta
- Ascoltare la propria musica preferita
- Ballare, cantando a squarciagola: bastano 2 minuti
- Prendere a pugni un cuscino per sfogare la rabbia
- Un bagno coi sali profumati
Le azioni che funzionano meglio sono quelle che più ci coinvolgono, che ci appassionano e ci fanno perdere il senso del tempo. Hai presente i bambini quando sono immersi nei loro giochi? Ecco, quello. Può essere un progetto accantonato da tempo come riprendere a studiare, oppure organizzare le serate con gli amici, un gruppo di lettura…qualsiasi cosa che ti faccia perdere il senso del tempo sarà perfetta.
La fame nervosa fa ingrassare?
C’è della biologia dietro: facendo ciò che ci appassiona, ci ritroviamo immensi nel “flow” e il nostro organismo secerne dopamina (all’inizio), poi serotonina oppure ossitocina, a seconda delle attività che svolgiamo.
Questo bilancio di neurotrasmettitori fa sì che il corpo non cerchi compensazioni nel cibo, avendo “fatto il pieno” di ricompense in altro modo ( lo spiega molto bene nel dettaglio il dr. Lieberman, Daniel Z. con Michael E. Long nel libro “The Molecule of More: How a Single Chemical in Your Brain Drives Love, Sex, and Creativityand Will Determine the Fate of the Human Race”
Fame nervosa, i rimedi
Fare una lista delle “cose belle che non si mangiano” e dei progetti che fanno battere forte il cuore, e mettine in pratica almeno 1 o 2 al giorno.
Ricorda che l’atteggiamento mentale fondamentale è: non pensare ” non posso mangiare”, ma dire a sé stessi “prima faccio questa cosa che mi appassiona, poi se ne ho ancora voglia, mangerò qualcosa”.
Ecco un piccolo trucco per aiutarti a ricordare cosa fare quando viene la fame nervosa:
F – Fai una cosa che ami
A – Aspetta
M – Mangia solo se ne hai ancora voglia
E vivi appassionatamente, prima di tutto
Prova! E fammi sapere come va, quali sono le tue “cose belle che non si mangiano” e come vivi la F.A.M.E.
(Ovviamente se si mangia qualcosa a seguito di un languorino, non bisogna sentirsi in colpa. L’importante è riprendere le buone abitudini alimentari e di vita il prima possibile).
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Monia Farina è Biologa e nutrizionista. Già referente provinciale per l’ordine Nazionale dei Biologi, è ideatrice del metodo Mangiaperpiacere di educazione alimentare per il benessere della persona.
Questo articolo NON è stato scritto con il supporto di sistemi di Intelligenza artificiale
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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
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