La Dieta a Sproposito è un pericolo per la salute mentale e fisica?

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In un mondo bombardato da consigli contrastanti su cibo e peso corporeo, è fondamentale comprendere i rischi delle “diete a sproposito” e delle pericolose restrizioni caloriche. Ci sono alcune cose essenziali da conoscere prima di decidere di seguire una dieta. O anche di NON seguire una dieta, che spesso è un’ottima soluzione per alcuni tipi di persone.

Dieta a Sproposito, cos’è

Il libro Il Miglior Modo di Mangiare. La Moderna Confusione Alimentare offre una panoramica completa e attuale sul complesso rapporto tra cibo, salute e benessere; integrando le conoscenze del libro con i risultati del famoso Minnesota Starvation Experiment, verranno alla luce preoccupanti legami tra diete non necessarie e disturbi del comportamento alimentare.dieta-le-cose-da-sapere-prima-di-iniziare

Condotto tra il 1945 e il 1946, questo esperimento (che sarebbe impensabile e improponibile ai nostri giorni, sia detto) ha studiato gli effetti di una drastica restrizione calorica su un gruppo di uomini sani. I partecipanti, pur non essendo obesi, hanno subito un taglio del 50% dell’apporto calorico per sei mesi, seguito da un periodo di rialimentazione controllata.

Oltre all’obiettivo iniziale di comprendere i meccanismi della fame e della malnutrizione, l’esperimento ha rivelato sconvolgenti verità sugli effetti psicologici della privazione di cibo. I soggetti hanno sviluppato sintomi tipici dei disturbi del comportamento alimentare, tra cui:

  • Ossessione per il cibo: pensieri e discussioni costantemente incentrati sul cibo, con un desiderio ossessivo di consumarlo.
  • Distorsione dell’immagine corporea: percezione di essere grassi e in sovrappeso nonostante il sottopeso, mostrando una marcata alterazione dell’immagine di sé.
  • Depressione e ansia: stati depressivi, ansia, irritabilità e difficoltà di concentrazione.
  • Comportamenti compulsivi: attività compulsive volte a compensare la fame, come esercizio fisico eccessivo o abuso di lassativi.

Questi sintomi sono allarmanti perché simili a quelli che si osservano nei pazienti con anoressia nervosa, bulimia nervosa e disturbo da binge eating. Lo studio ha evidenziato come la privazione di cibo, anche in soggetti sani, possa innescare meccanismi psicologici che portano a sviluppare disturbi del comportamento alimentare.

 

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Le Diete a Sproposito sono quelle non necessarie

Le “diete a sproposito” per me sono le diete non necessarie intraprese da persone che non soffrono di sovrappeso o obesità e rappresentano un comportamento rischioso per diverse ragioni:

  • promuovono una mentalità di restrizione e privazione poichè spesso si basano su severe limitazioni caloriche o l’eliminazione di interi gruppi di alimenti, creando un rapporto malsano con il cibo e favorendo l’insorgere di comportamenti compensativi:
  • alterano il rapporto con il cibo, la restrizione infatti può portare a un’eccessiva attenzione al cibo, col rischio che diventino pensieri ossessivi e sensi di colpa legati all’assunzione di determinati alimenti;
  • favoriscono la distorsione dell’immagine corporea, poiché le diete spesso enfatizzano l’ideale di magrezza, alimentando una percezione distorta del proprio corpo e una costante insoddisfazione;
  • aumentano il rischio di sviluppare disturbi alimentari, la privazione di cibo e la restrizione calorica, come dimostrato dal Minnesota Starvation Experiment, possono innescare meccanismi psicologici che portano a sviluppare disturbi del comportamento alimentare.

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Come deve essere un rapporto sano con il cibo

Il Minnesota Starvation Experiment ci insegna che la privazione di cibo può avere gravi conseguenze psicologiche, aumentando il rischio di sviluppare disturbi del comportamento alimentare. Le “diete a sproposito” qiundi, oltre a essere inefficaci nel lungo termine, possono rivelarsi estremamente dannose per la salute mentale e fisica.segreto-dieta-piacere

È fondamentale promuovere un rapporto sano con il cibo basato su un’alimentazione equilibrata e variata, senza demonizzare o eliminare interi gruppi alimentari. In caso di necessità di perdere peso, è importante rivolgersi a un nutrizionista qualificato che possa elaborare un piano alimentare personalizzato e sicuro, evitando pericolose restrizioni e privazioni.
Ricordiamo che la salute e il benessere non si misurano sulla bilancia, ma su un equilibrio psicofisico che si raggiunge attraverso un’alimentazione consapevole e uno stile di vita sano.

Monia Farina è Biologa e nutrizionista. Già referente provinciale per l’ordine Nazionale dei Biologi, è ideatrice del metodo Mangiaperpiacere di educazione alimentare per il benessere della persona.

 

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