Ma perché le cose che ci piacciono ci fanno male? Dolci, alcol, cibi conditi e elaborati, perfino il cibo spazzatura a vote ci sembra buonissimo. Per non parlare del tempo che passiamo davanti allo schermo: insomma, tante delle cose che ci piacciono di più sembrano avere un lato oscuro e incidere negativamente sul nostro organismo.
Ma perché ciò che ci dà piacere può anche danneggiarci? Cerchiamo di capirlo con l’aiuto della scienza.
Perché le cose che amiamo ci fanno male
Dal punto di vista evolutivo, il nostro cervello è programmato per cercare piacere e evitare il dolore. Tuttavia, in un contesto moderno, dove i piaceri immediati sono facilmente accessibili, questa programmazione può diventare disadattativa.
Gli antropologi hanno suggerito che i nostri antenati dovevano cercare calorie e risorse in un ambiente di scarsità, ma oggi, in un mondo di abbondanza, questa stessa ricerca può portare a comportamenti dannosi. Ad esempio, il nostro cervello è predisposto per apprezzare i cibi dolci e grassi perché un tempo erano rari e preziosi. Oggi, però, con la disponibilità di cibi ultra-processati, questa preferenza può portare a obesità e malattie metaboliche.
Comprendere perché le cose che ci piacciono ci fanno male può aiutarci a fare scelte più consapevoli. Sebbene sia importante godere dei piaceri della vita, è altrettanto fondamentale trovare un equilibrio per prevenire effetti negativi sulla nostra salute. La chiave sta nel moderare e nel comprendere il funzionamento del nostro cervello e delle nostre abitudini. La consapevolezza dei meccanismi che regolano il piacere e il dolore può aiutarci a evitare gli eccessi e a vivere una vita più sana e bilanciata.
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Il ruolo della dopamina
Non è questione di gusto, ma di dipendenza. La dopamina è il neurotrasmettitore che gioca un ruolo cruciale nel sistema di ricompensa del cervello. Quando facciamo qualcosa che ci piace, come strafogarci di pasticcini, il nostro cervello rilascia dopamina, facendoci sentire bene e incentivandoci a ripetere quell’azione. Ma le attività che stimolano eccessivamente il rilascio di dopamina possono portare a comportamenti compulsivi e dipendenze. Le stesse cose provocate dalla fame nervosa.
Uno studio pubblicato su Nature ha dimostrato che il rilascio di dopamina può creare cicli di abitudini dannose, come l’abuso di droghe o il consumo eccessivo di cibo spazzatura. La dopamina ci fa sentire bene, ma quando il suo rilascio è eccessivo, può portare a comportamenti di ricerca compulsiva del piacere, spesso a scapito della nostra salute fisica e mentale. Ecco perché, di fronte a una pizza ai 4 formaggi andiamo sempre oltre i 3 bocconi consigliati. Con conseguenze che paghiamo in termini di peso e salute.
Il segreto? Seguire le regole del piacere di mangiare.
Il cibo spazzatura e l’obesità
Il junk food come gli hamburger ricchi di salse e patatine sono indubbiamente una goduria. Ma il cibo altamente processato, ricco di zuccheri, grassi e sale ed è particolarmente efficace nel stimolare il rilascio di dopamina. Questo può portare a un ciclo di eccesso di cibo, che a lungo termine causa obesità e altre malattie croniche.
Secondo uno studio del 2019 pubblicato su Cell Metabolism, il consumo di cibo ultra-processato è associato a un aumento dell’apporto calorico e del peso corporeo. I ricercatori hanno osservato che i partecipanti che consumavano cibi ultra-processati mangiavano più calorie e guadagnavano più peso rispetto a quelli che consumavano cibi non processati.
Questo tipo di cibo non solo stimola eccessivamente il sistema di ricompensa del cervello, ma può anche alterare i segnali di sazietà, portando a un consumo eccessivo.
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L’alcol e i suoi effetti negativi
Il consumo di alcol può inizialmente indurre una sensazione di euforia e rilassamento, ma ha anche effetti negativi significativi sul corpo e sulla mente. L’abuso di alcol può portare a dipendenza, danni al fegato, e problemi di salute mentale.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha evidenziato in un report del 2018 che l’alcol è responsabile di oltre 3 milioni di decessi ogni anno, rappresentando il 5,3% di tutte le morti globali. L’alcol agisce sul sistema nervoso centrale, inizialmente deprimendo le inibizioni e producendo una sensazione di piacere. Tuttavia, il suo consumo eccessivo può portare a gravi problemi di salute, tra cui malattie epatiche, cardiopatie, e disturbi mentali come depressione e ansia.
Come la tecnologia incide sulla salute mentale
L’uso eccessivo di smartphone e social media può causare dipendenza digitale, ansia e depressione. Sebbene questi strumenti possano fornire piacere immediato, il loro uso continuo può influire negativamente sulla nostra salute mentale.
Uno studio del 2018 su Computers in Human Behavior ha trovato una correlazione tra l’uso prolungato dei social media e l’aumento dei livelli di ansia e depressione tra i giovani. La ricerca ha mostrato che il costante confronto sociale e la necessità di approvazione virtuale possono portare a sentimenti di inadeguatezza e isolamento. Inoltre, l’uso eccessivo della tecnologia può interferire con il sonno e ridurre il tempo dedicato a interazioni sociali significative e attività fisiche.
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