Perché l’estate è il momento giusto per imparare a mangiare bene (non per mettersi a “dieta”!)

Cerchiamo di capire come e perché l’estate non sia solo sinonimo di sole, mare e giornate più lunghe, ma possa rappresentare anche un’occasione unica per imparare uno stile di vita più gustoso e appagante, in armonia con il ritmo naturale del nostro corpo e delle stagioni.

 

Perché l’estate è il momento giusto per imparare a mangiare bene

Anni fa, in uno dei miei mille viaggi all’interno delle diete, mi imbattei in un libro curioso, dal titolo “La Dieta senza dieta”. Mi piacque all’istante, perché non ne potevo più di essere a dieta (iniziata all’età di 11 anni!).
Conteneva una specie di diario, con cose da fare ogni giorno (nessuna riguardante il cibo) e lo acquistai, pensando che il periodo delle vacanze sarebbe stato perfetto per dedicarvi la giusta attenzione quotidiana, fuori dagli impegni lavorativi. Ancora non sapevo che quello sarebbe stata la prima pietra miliare nello studio del comportamento alimentare… ma non divaghiamo.

In questo articolo, esploreremo il ruolo chiave che la dopamina e della serotonina, due neurotrasmettitori fondamentali per il benessere e la felicità, giocano nel regolare il nostro appetito e la percezione del gusto, rendendo l’estate il momento ideale per intraprendere un percorso di educazione alimentare consapevole e piacevole.

 

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Dopamina e Serotonina: i neurotrasmettitori del piacere e della sazietà

La dopamina e la serotonina sono due neurotrasmettitori strettamente connessi al sistema di ricompensa del cervello. La dopamina viene rilasciata in risposta a stimoli piacevoli come il cibo, l’esercizio fisico o il raggiungimento di un obiettivo, mentre la serotonina gioca un ruolo fondamentale nella regolazione dell’umore, del sonno e del senso di sazietà.

Diversi studi scientifici, tra cui uno pubblicato su “Appetite” (PMID: 28416643), hanno dimostrato che livelli più alti di dopamina e serotonina portano a una maggiore sazietà e ad una riduzione del desiderio di cibo. Questo perché questi neurotrasmettitori inibiscono la produzione di grelina, l’ormone che stimola la fame.

 

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L’estate: un concentrato di esperienze positive e dopamina

L’estate, con le sue giornate più lunghe, il clima caldo e le numerose opportunità di svago, rappresenta un periodo ricco di esperienze positive che favoriscono il rilascio di dopamina nel nostro cervello.
Che si tratti di una vacanza al mare, di un weekend in montagna o di semplici giornate trascorse all’aria aperta con amici e famiglia, queste esperienze piacevoli contribuiscono ad elevare il nostro umore e a migliorare il senso di benessere.

La palestra del gusto: imparare ad ascoltare il proprio corpo

Un livello ottimale di dopamina e serotonina non solo aumenta la sazietà, ma influenza anche la percezione del gusto. Quando questi neurotrasmettitori sono bilanciati, tendiamo ad apprezzare maggiormente il sapore dei cibi, assaporandoli con maggiore attenzione e consapevolezza.

L’estate, con la sua abbondanza di prodotti freschi e di stagione, offre l’opportunità perfetta per imparare ad ascoltare il proprio corpo e a riconoscere i segnali di fame e sazietà.
Concentrarsi sul gusto di ogni boccone, mangiare con lentezza e senza distrazioni permette di saziarsi con meno cibo e di sviluppare un rapporto più sano e consapevole con il cibo.

Verso uno stile di vita alimentare più gustoso e appagante

Naturalmente, il percorso verso uno stile di vita alimentare più gustoso e appagante non si esaurisce con l’estate. È importante mantenere le buone abitudini acquisite durante questo periodo anche durante i mesi invernali, continuando a fare scelte alimentari consapevoli e ad ascoltare i segnali del proprio corpo.

Ricordarsi che il cibo non deve essere fonte di stress o sensi di colpa, ma un piacere da gustare con consapevolezza e moderazione. L’estate, con la sua atmosfera positiva e ricca di stimoli piacevoli, rappresenta un momento ideale per iniziare questo percorso e imparare a mangiare con gusto e benessere.
Foto Pexels

 

Monia Farina è Biologa e nutrizionista. Già referente provinciale per l’ordine Nazionale dei Biologi, è ideatrice del metodo Mangiaperpiacere di educazione alimentare per il benessere della persona.