I probiotici sono, secondo la definizione del Ministero della Sanità Italiano, dei “microganismi vivi e vitali capaci di conferire benefici per la salute dell’ospite quando consumati in adeguate quantità come parte di un alimento o di un integratore”. Infatti alcuni probiotici si trovano naturalmente negli alimenti, mentre altri possono essere assunti attraverso degli integratori alimentari. Sono sostanzialmente batteri “buoni” in grado di riequilibrare l’intestino e aiutare a trattare o prevenire diverse condizioni associate ai disturbi intestinali. Per esempio in questo periodo dell’anno, nell’intervallo tra la chiusura delle feste di fine anno e l’arrivo della primavera in cui l’intestino è più vulnerabile. Oltre alla conduzione di una ritrovata sana abitudine alimentare, integrare con fermenti lattici vivi può aiutare a ristabilire un equilibrio del microbiota supportando il benessere del tratto gastrointestinale e riducendone l’affaticamento.
Probiotici: cosa sono e a cosa servono
Le cellule che compongono l’organismo umano sono, dal punto di vista numerico, nettamente inferiori rispetto al numero di cellule di origine batterica che ci portiamo addosso e da questi equilibri può dipendere la salute o la malattia del nostro intero organismo, l’efficienza o la disfunzionalità di alcuni organi e apparati e così via.
In quest’ottica, l’insieme delle cellule che compongono l’intestino e delle cellule batteriche che vi sono presenti funziona e fa funzionare tutto solo quando viene mantenuto un certo equilibrio e nessun tipo di cellule prevale sugli altri.
Se alterato tale equilibrio possono manifestarsi dalle più semplici alterazioni come stipsi, diarrea, alvo alterno, per citarne alcune, a manifestazioni più complesse come reazioni allergiche, cutanee, immunitarie.
Esistono numerosi fattori che contribuiscono a turbare l’equilibrio intestinale, per cui si rende spesso necessario il ricorso a un aiuto esterno, che possa contribuire nel riportare l’equilibrio nella popolazione batteria: quando c’è disordine tra le cellule intestinali , diventa necessario inviare le “truppe di supporto” per ristabilire una condizione di ordine e piena funzionalità.
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Probiotici: come sceglierli
Per gli esperti di Nutrifarma gli aspetti essenziali da interpretare come guida nella scelta di un buon prodotto contenente probiotici sono:
– Il tipo di microrganismo utilizzato nei probiotici
La norma ministeriale è più che chiara nel definire probiotico un “prodotto che contenga micro organismi vivi e vitali, cioè capaci di colonizzare e riprodursi nell’ambiente di destinazione“, per cui tutti i prodotti a base di spore andrebbero esclusi dalla considerazione.
– Il dosaggio
Le linee guida ministeriali risultano più che chiare nel definire come “la quantità sufficiente per ottenere una temporanea colonizzazione sia di almeno 1 miliardo cellule vive al giorno per persona adulta“. Tale quantità di cellule deve essere presente nella porzione/posologia giornaliera dell’alimento/integratore.
– Dosi giornaliere diverse possono essere accettate solo se comprovate da specifici studi.
– È preferibile un prodotto che a scadenza garantisca 1 miliardo di microganismi per ogni ceppo utilizzato, onde garantire una colonizzazione ottimale.
Applicando questi piccoli accorgimenti di carattere pratico sarà possibile selezionare, con cognizione di causa, un integratore a base di probiotici che si riveli efficace, facendo fronte a tutte quelle condizioni che possono turbare l’equilibrio intestinale.
Foto di Alicia Harper da Pixabay
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