Le castagne sono il frutto per eccellenza dell’autunno, e spesso la raccolta è così generosa che si pone il problema di conservare le castagne per poterle consumare nel corso dell’inverno. Nella stagione in cui i boschi sono pieni di ricci giallo-verdi pronti per essere svuotati del loro tesoro maròn andare a “far castagne” è anche l’occasione per godersi un trekking nella natura, conoscere meglio alberi, sentieri e boschi, stare a contatto con un mondo suggestivo.
Come conservare le castagne raccolte
Può sembrare una cosa facile, e di sicuro lo è; ma esistono alcune informazioni e regole che ci aiutano a muoverci nei boschi senza intoppi e a scegliere le castagne migliori.
1. Classificazione
La castagna non è un frutto secco ma un achenio. È il frutto del castagno (quella dell’ippocastano invece è il seme). Ne esistono specie diverse, ognuna con forme, colori e dimensioni proprie.
2. Proprietà
Dal punto di vista nutrizionale, le castagne sono un cibo eccellente per chi fa sport: sono molto nutrienti (un etto corrisponde a un piatto di pasta) , contengono il 50% di acqua e pochi grassi. Sono un integratore energetico naturale.
3. Periodo di raccolta
La maturazione ideale arriva da metà settembre in avanti. Lo si capisce quando i ricci cominciano a cadere.
4. Ricci
Ogni riccio contiene in media tre castagne. Quelli ancora attaccati ai rami dei castagni vanno lasciati lì, in quanto devono ancora maturare. Un antico proverbio dice che questi tre frutti sono destinati “uno al padrone, uno al contadino e uno ai poveri”.
5. Limiti di raccolta
Le Regioni impongono un limite per la raccolta, che in genere è fissato a 2 kg per persona. Inoltre è vietato impossessarsi di castagne che si trovano su proprietà private.
6. Abbigliamento
Indossate una giacca impermeabile, pantaloni robusti e calzettoni (contro l’infiltrazione di zecche) e scarponcini da trekking (per non scivolare sulle foglie umide). È poi fondamentale avere con sé i guanti, per evitare di ferirsi con i ricci. Più che quelli da neve o di lana, consigliamo quelli in pelle o cuoio, o quelli da lavoro, da giardino, più ruvidi e leggeri.
7. Sacca
Un cesto di vimini, una sacca di juta, uno zaino. Tutto fuorché il classico sacchetto di plastica, che impedisce la traspirazione del frutto.
8. Qualità
Aperto il riccio, controllare che le castagne non abbiano fori, ammaccature, parti in decomposizione e, soprattutto vermiciattoli che si muovono all’interno. La buona castagna deve essere soda, turgida, dalla buccia liscia e uniforme e senza zone di vuoto. Tastatela bene prima di raccoglierla.
9. Conservazione
L’importante è consumare le castagne abbastanza velocemente, dato che tendono a deteriorarsi in tempi brevi. Conservarle in frigo o anche congelarle è un buon sistema per allungarne la vita.
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E ora, buona raccolta!
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