Chi pratica yoga dimentica il dottore e le medicine

Chi pratica yoga riduce il ricorso al medico, si ammala di meno, ha meno bisogno di cure e medicine e aumentando la resilienza è più sano

Chi pratica yoga dimentica il dottore e le medicine

Un po’ di yoga al giorno leva il medico di torno, soprattutto nell’International Yoga Day del 21 giugno. Be’, non è esattamente così, ma quasi: un team di ricercatori del Massachusetts General Hospital ha condotto uno studio che rivela come la pratica dello yoga e in generale di tecniche di rilassamento diminuiscano la necessità di visite e di interventi medici.
In cerca di una conferma scientifica a una credenza antica, i ricercatori americani hanno preso in esame i dati di 4mila pazienti (raccolti fra 2006 e 2014) a cui il medico aveva raccomandato pratiche di rilassamento e li hanno confrontati con quelli di 13 mila pazienti che invece non avevano utilizzato pratiche del genere.

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Chi pratica yoga riduce del 43% le visite mediche

I risultati, citati nello studio “Relaxation response and resiliency training and its effect on healthcare resource utilization“, sono a dir poco impressionanti. Il dato più importante che emerge è che chi fa uso di tecniche di rilassamento come yoga, meditazione e altre, riduce del 43% le visite mediche.

In sostanza i pazienti sviluppano la capacità di captare e interpretare i sintomi senza un medico e, in molti casi, addirittura di curarsi da soli. Grande è l’incidenza di queste tecniche nei casi di patologie dovute a stress (mal di testa, insonnia, attacchi di panico, gastriti, dolori pettorali, irritazioni intestinali), che costituiscono un terzo della spesa generale americana per al salute (80 miliardi di dollari nel 2012).

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Chi pratica yoga migliora la resilienza

Oltre l’80% dei pazienti rivelano scarsa capacità di resistenza allo stress psicologico e di resilienza. È un problema che migliorerebbe grazie all’insegnamento di tecniche di rilassamento e avrebbe la conseguenza di un minore ricorso a cure mediche ma anche di risparmi di denaro ad ogni livello, e minore incidenza sul sistema medico-sanitario. Inoltre, come abbiamo già scritto, lo yoga fa bene al cuore quanto correre o andare in bici e costituisce anche un binomio perfetto con l’arrampicata. Come spiega lo studio:

“I nostri risultati indicano che queste pratiche possono ridurre le malattie individuali e il ricorso a risorse mediche, e migliorare il livello della sanità. Sono pratiche a costo zero rispetto al costo di una visita al pronto soccorso, a una ospedalizzazione o a terapie mediche”.

 

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Se Camminare è la miglior medicina del mondo e camminare in montagna ci rende più felici, è sempre più evidente come anche la scienza stia dimostrando come si viva meglio stando più a contato con la natura, stimolando il corpo a conoscersi meglio e a rispettarsi e spingendo la mente a sfruttare le sue potenzialità.
Photo by Tim Savage from Pexels

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