Lo smoothie è ottimo come recovery meal dopo una corsa o l’allenamento, ma può anche diventare un vero e proprio sostituto di un pasto, sia quando fa troppo caldo per mettersi a cucinare che nella stagione fredda.
Cos’è uno smoothie?
Lo smoothie si prepara con il frullatore, ma non è un frullato e non è nemmeno una centrifuga, né tanto meno un milk-shake, ma una bevanda più cremosa e vellutata, a base di frutta e/o verdura con l’aggiunta di un liquido, che la rende più densa di un frullato ma anche più fluida di una semplice purea di frutta. Se poi lo si prepara con della frutta ghiacciata nel freezer o con l’aggiunta di qualche cubetto di ghiaccio, diventa pure rinfrescante e perfetto per l’estate.
Come si prepara uno smoothie perfetto
Se il sapore è tutto un gioco di ingredienti, la consistenza invece dipende dalle proporzioni tra tutti i suoi componenti. Prendendo come unità di misura una tazza (quelle che gli americani chiamano mug, per capirci) cominciamo a versarne due di liquido dentro al frullatore. Può essere latte, ma anche qualcosa di simile come latte di soia, latte di mandorla, yogurt da bere, succo di frutta, oppure latte o acqua di cocco.
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Aggiungiamo poi nel frullatore quasi una tazza di frutta. E qui è una questione di gusti: la banana è quasi immancabile, perché dona allo smoothie la caratteristica consistenza vellutata, ma vanno bene altri frutti dalla consistenza simile come pere, meloni, frutti tropicali come mango, papaya o kiwi, pesche, albicocche o mele polpose. Per il colore e un pizzico di sapore aspro invece bisogna puntare sui piccoli frutti come fragole, frutti di bosco, mandarini.
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Dopo aver frullato, se lo smoothie è troppo liquido possiamo aggiungere del miele o degli sciroppi naturali.
Ghiaccio: sì o no?
In estate sì, assolutamente, perché i piccoli frammenti di ghiaccio croccano in bocca rendendo lo smoothie ancora più dissetante. In inverno dipende dalle abitudini, ma per esempio i frutti di bosco messi nel congelatore e poi frullati danno un po’ di spinta al palato.
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Un po’ di sapore in più
Una volta che si è presa dimestichezza con la preparazione della base, allora possiamo cominciare a sbizzarrirci con gli aromi: per esempio cacao in polvere, cannella, essenza di vaniglia o, per i più temerari, anche noce moscata.
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Anche la verdura
Insieme o al posto della frutta è possibile utilizzare anche della verdura: per la loro consistenza funzionano bene spinaci, barbabietole (meglio cotte), carote e pomodori.
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Il tocco finale
Se lo smoothie diventa il pasto è bene aggiungere qualche proteina, per esempio sotto forma di frutta in guscio sminuzzata finemente: mandorle, noci, nocciole a piacere, oppure dei semi, per esempio di lino.
Poi basta premere il pulsante e consumare appena pronto.
Foto di Ana Segota da Pixabay
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