La contrattura muscolare, da non confondere con uno strappo ai muscoli, è un infortunio causato da movimenti eccessivi o carichi esagerati molto frequente negli sportivi ma anche nella quotidianità di chi è meno atletico, magari per una postura scorretta davanti al computer, in auto o nei momenti di relax. Come si cura una contrattura muscolare? Ne abbiamo parlato con la Fisioterapista Valentina Liquori, che ci spiega nel dettaglio cosa fare.
Contrattura muscolare: da cosa dipende?
“La contrattura muscolare da sport è di solito associata a delle condizioni particolari, ovvero fattori come il clima rigido, un allenamento specifico o la mancanza di riscaldamento”, introduce il tema l’esperta. “Per quanto riguarda il clima si sa che il freddo va a influire sulla circolazione sanguigna e quindi sulla vascolarizzazione venosa dei muscoli. Troppo allenamento in assenza di riscaldamento sottopone i muscoli ad uno stress che li può mandare in tilt e la contrattura è il segno del nostro organismo che nel sistema c’è stato qualche intoppo”.
Quanto ci vuole per recuperare da una contrattura muscolare?
“I tempi di ripresa dopo una contrattura muscolare vanno da 1 a 7 giorni, consiglio di fare una valutazione clinica, se il dolore non passasse, così che il medico possa dare le indicazioni sulla tempistica di riposo ed eventualmente anche sulla terapia farmacologica da assumere”, spiega Liquori.
Contrattura ai muscoli: meglio il caldo o il freddo?
“Spesso su una contrattura ci si chiede se sia meglio applicare del caldo o del freddo. In una fase infiammatoria in cui la cute è rossa e calda, il freddo dà un aiuto per disinfiammare, con l’accortezza di usarlo però soltanto per brevi periodi, come 10-15 minuti per volta, anche se più volte durante la giornata. Il calore invece porta all’effetto contrario, ovvero alla vasodilatazione, il corpo va in protezione e andiamo ad aumentare così l’infiammazione della zona. Dunque il calore va bene soltanto se non ho la cute calda e arrossata”, suggerisce la Fisioterapista.
Farmaci e terapia per le contratture muscolari
Come sempre ripetiamo che prima di iniziare una terapia farmacologica è indispensabile affidarsi ad un medico: “Possono essere analgesici per alleviare dolore, antinfiammatori per togliere l’infiammazione e miorilassati per decontrarre”. A livello fisioterapico invece si interviene con della massoterapia decontratturante, per sciogliere e distendere i muscoli. “La tecar terapia dà ottimi risultati sia in preparazione che post allenamento perché è un acceleratore dei processi recuperativi e una terapia fisica innovativa, che lavora sfruttando il calore che arriva dall’interno del corpo”, suggerisce la dottoressa.
“Oltre al massaggio decontratturante, il fisioterapista consiglia uno stretching cauto, non massivo, selettivo, con riposo pari o superiore alla tempistica di allungamento del muscolo. Quanto devo tirare? Fino a sentire l’allungamento, ma non la sensazione di dolore. Può aiutare anche il tape neuromuscolare, per esempio per inibire il muscolo soggetto a contratture, oppure se ho dolore o infiammazione e devo ridurli, coadiuvando la guarigione”.
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Contratture muscolari: come prevenirle nello sportivo?
“Per evitare le contratture è importante riscaldarsi, prepararsi, alternando allenamenti massivi e non agonistici, rispettando le tempistiche di riposo del corpo e permettendo all’organismo di ritrovare il suo equilibrio”. Anche l’alimentazione è fondamentale, tanto da poter parlare di una vera e propria dieta anti-infortuni: “Un corretto bilancio a livello alimentare aiuta, come anche la giusta idratazione e l’introduzione di magnesio, potassio, sali minerali. Una dieta bilanciata aiuta l’organismo ad avere meno problematiche, sportivi o meno che si sia”. La ripresa dell’attività fisica deve essere graduale.
Foto di shauking da Pixabay e Snapwire / Pexels
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