Quando il termometro supera i 30°C, fare sport all’aperto richiede determinate precauzioni per non mettere a rischio la salute. In caso contrario, andare incontro a un colpo di calore durante lo sport è tra le emergenze più frequenti e anche più pericolose: il corpo non riesce più a raffreddarsi con la sudorazione, la temperatura interna supera rapidamente i 39°C (nei casi più seri va oltre i 40°C) e per farla ridiscendere a valori normali occorre agire in modo preciso e tempestivo per evitare danni agli organi.
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I sintomi del colpo di calore durante lo sport
Per limitare i danni, è necessario saper immediatamente riconoscere il colpo di calore durante lo sport. Ecco i segnali d’allarme lanciati dall’organismo quando l’acqua del suo radiatore inizia a bollire in eccesso mentre si è sotto sforzo:
● Senso di forte stanchezza, se non proprio di malessere con nausea e conati di vomito.
● Mal di testa, spesso accompagnato a vertigini.
● Comparsa di crampi.
● Respirazione accelerata e aumento della frequenza cardiaca (facilmente rilevabile se si fa sport monitorando i battiti con lo smartwatch), combinati con un veloce abbassamento della pressione arteriosa.
● Quando la situazione è già compromessa: innalzamento della temperatura avvertibile già “a pelle” (la cute scotta), con blocco della sudorazione.
Come soccorrere chi ha un colpo di calore
Una volta riconosciuti, i sintomi elencati qui sopra impongono ovviamente un immediato stop dell’attività fisica e i seguenti interventi di primo soccorso in attesa dell’arrivo del personale del 118 (sempre da chiamare!):
● Aiutare la persona a spostarsi all’ombra e a togliersi eventuali indumenti in eccesso prima di farla distendere a terra con le gambe verso l’alto.
● Reperire dell’acqua fresca e fare impacchi sulla fronte, sulla testa, sul collo, sotto le ascelle e all’inguine: tutti punti “strategici” per raffreddare la temperatura corporea. Se l’acqua a disposizione è abbondante, può anche essere delicatamente cosparsa sul resto del corpo.
● Se la persona è cosciente (e comunque aiutandola a sollevare il capo), farle bere acqua fresca a piccoli sorsi.
Credits: foto di Lucas Sankey da Unsplash (apertura) e di Pixabay da Pexels (nel testo).
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