L’azione del massaggio è molto complessa e si può dire consti principalmente di tre tipologie di effetti: meccanici, termici ed elettrici. Questi derivano dai due particolari tipi d’azione, diretta e indiretta , esercitati dal massaggio tissutale.
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Massaggio: azione diretta e azione indiretta
L’azione diretta è legata all’applicazione meccanica del massaggio direttamente sulla cute, con innumerevoli effetti tra cui aumento del flusso ematico con conseguente iperemia locale , miglioramento della circolazione sanguigna, effetto sedativo sulla sensibilità nervosa, miglioramento dell’allungamento e della contrattilità muscolare, riduzione del dolore, svuotamento dei dotti delle ghiandole cutanee specialmente di quelle sebacee, spremitura e attivazione del ricambio dei liquidi interstiziali e delle parti molli, ripristino della fisiologica scorrevolezza dei diversi piani tissutali delle parti molli alterati per eventi morbosi (traumi, processi cicatriziali eccetera).
L’azione indiretta è legata a fenomeni riflessi che prendono il via dall’eccitazione delle terminazioni sensoriali, le quali attivano anche riflessi viscerali e provocano manifestazioni vasomotorie, sul tono muscolare o sull’ attività dei visceri toraco addominali. Dunque, quest’azione produce l’eccitazione di terminazioni nervose con conseguente stimolazione del sistema neurovegetativo.
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I massaggi utili all’intero organismo
Le azioni diretta e indiretta agiscono sulla pelle, sui muscoli, sulle articolazioni, sulla circolazione, sul sistema nervoso periferico, sul sistema neurovegetativo, sui riflessi viscerali e su tutto il processo di nutrizione e chimismo biologico.
A livello cutaneo, grazie all’azione meccanica dei massaggi , si ottiene la detersione della materia grassa proveniente dalle ghiandole sebacee, facilitando la traspirazione cutanea e dilatando i capillari.
A livello muscolare,il massaggio esercita un azione tanto sulla massa quanto sulle fibre, migliorando il trofismo per maggior afflusso di glicogeno. In questo caso fungono da intermediari il sistema nervoso e il sistema circolatorio, ai quali il massaggio dà una maggiore vitalità : facilitando l’afflusso sanguigno si stimola l’eliminazione delle sostanze di rifiuto e un più rapido e un più rapido riassorbimento dei depositi post- traumatici favorendo il riciclo.
Inoltre a livello muscolare si ottiene una liberazione dei ponti tra actina e miosina.
A livello articolare , il massaggio agisce sia sui tessuti periarticolari , sia nella cavità articolare stessa regolarizzando la quantità di liquidi fisiologici presenti e migliorando la capacità reattiva agli stimoli propriocettivi.
A livello circolatorio , l’azione meccanoterapica diretta e la pressione esercitata sulle pareti venose facilitano il loro , favorendo il riassorbimento dei prodotti metabolici e dei trasudati con conseguente diminuzione della congestione locale.
A livello del sistema nervoso periferico, il massaggio produce anestesia delle terminazioni nervose ed eccitazione delle fibre nervose efferenti. Grazie a tutti questi effetti, si verificano in incremento riassorbimento interstiziale e un aumentato drenaggio dei prodotti di rifiuto.
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Massaggi e sistema nervoso
L’azione riflessa indiretta del massaggio permette di attivare i vari livelli di comunicazione coordinati dal sistema nervoso mediante facilitazioni neuromuscolari e azioni decontratturanti grazie all’attivazione degli archi riflessi sensitivo motorio, sensitivo neurovegetativo, motorio neurovegetativo medianti dalla comunicazione tra la parte legata alla sensibilità esterna con quella viscerale e muscolo scheletrica all’interno di ogni livello metamerico.
Articolo a cura del Dott. Michele Franzese, Ryakos Center
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