La puntura di scorpione è un’esperienza davvero molto rara, perché lo scorpione è un animale sostanzialmente notturno, per nulla aggressivo e che teme fortemente l’uomo, al punto che se ne percepisce la presenza non attacca ma si paralizza nella tipica posizione contratta di difesa, che è quella che tanto ci spaventa: zampe raccolte contro il corpo e coda ripiegata sulla schiena. In realtà a meno di non toccarlo con le mani o calpestarlo con i piedi gli scorpioni non dovrebbero utilizzare il veleno contenuto nella loro coda per attaccare l’uomo, e se questo accade è solo perché l’animale non percepisce una possibilità di fuga e reagisce con un meccanismo difensivo. Tanto che quelle immagini di scorpioni che camminano sulla mano o sul braccio delle persone e che ci spaventano così tanto sono in realtà molto “normali”: istintivamente lo scorpione non pungerebbe mai la superficie sulla quale sta camminando.
Detto tutto ciò, soprattutto in estate non è così raro trovarli nel loro habitat naturale, che sono gli anfratti umidi e in ombra come le cantine e le soffitte, le case diroccate o disabitate da tempo, oppure sotto dei massi o cataste di legna, e può capitare che lo si tocchi o schiacci inavvertitamente e che se ne subisca la puntura. Che fare allora in questo caso?
Puntura di scorpione: cosa fare
In caso di puntura di scorpione basta rimanere calmi e tranquilli: le diverse specie che si possono trovare in Italia o in Europa non sono letali. Questo non significa che non siano velenose: contengono sì del veleno, che solitamente utilizzano per paralizzare le loro prede più grosse in quanto animali carnivori, ma il veleno della puntura di uno scorpione europeo non è tale da rappresentare un rischio di morte. A meno che non inneschi uno shock anafilattico in soggetti predisposti, esattamente come può accadere per una puntura di vespa o altro imenottero. Oppure che si tratti di un bambino o un anziano con basse difese immunitarie.
E in effetti anche la sensazione che si prova con la puntura di scorpione è simile a quella di una puntura di vespa, ape o calabrone: un dolore misto a bruciore acuto e topico, a cui segue un leggero rigonfiamento con rossore.
A meno di reazioni allergiche gravi, che vanno da nausea e vomito a difficoltà a respirare, il trattamento per una puntura di scorpione va dall’applicazione di ghiaccio sulla zona della puntura all’assunzione eventuale di antidolorifici. Almeno per gli scorpioni europei, che si possono trovare in tutti i Paesi del Mediterraneo e fino al Nord Europa, non serve altro in assenza di sintomi gravi.
Punture di scorpioni velenosi
Diverso è il discorso per gli scorpioni velenosi del nord America, Africa o dell’Asia, per le cui punture servono trattamenti da avvelenamento ad hoc in quanto potrebbero procurare spasmi, edemi polmonari e conseguenze anche fatali. In questi casi l’unica soluzione è chiamare immediatamente soccorso mantenendo la calma per evitare di accelerare la circolazione del veleno, e attendere la somministrazione del giusto antidoto.
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