Un primato italiano. Il nostro paese sarà il primo a ospitare un corso universitario dedicato alla formazione di medici per le spedizioni in montagna: l’International Master Course in Mountain Expedition Medicine, che partirà a marzo a Varese, all’Università degli Studi dell’Insubria.
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Per le situazioni critiche
Lo scopo è creare un polo mondiale dove concentrare l’eccellenza nella formazione di personale medico per le emergenze che nascono durante le spedizioni in montagna. Sappiamo bene come l’altitudine possa essere causa di disturbi fisici, come il meteo possa mettere in difficoltà una spedizione e come sia difficile intervenire in situazioni critiche in zone remote. Così è nata l’idea di istruire il personale medico in loco sulle montagne, in modo da far coincidere i soccorsi con le cure immediate, senza dover per forza portare a valle i feriti per curarli. I corsi sono stati messi a punto dall‘Università dell’Insubria con una serie di partner prestigiosi e competenti sul tema: la University of New Mexico Albuquerque, il Denali Park in Alaska (quello, per intenderci che fa da sfondo alla tragedia di Chris McCandless in Into the Wild), l’Air Zermatt Training Center, Eurac di Bolzano e l’Università di Milano Bicocca.
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Come funziona il corso
Il Mountain Expedition Medicine, al suo debutto, fa parte di un più generale Master Internazionale in Medicina di Montagna, che prevede anche altri due corsi, il Mountain Medicine (arrivato alla quarta edizione) e il Mountain Emergency Medicine (alla seconda edizione). Il master parte il 22 marzo (le iscrizioni si chiudono il 28 febbraio), dura due anni (oltre 1500 ore), prevede lezioni frontali, stage e pratica sul campo (tutto in lingua inglese) tra Chamonix, il Denali e altri luoghi montani, vi possono partecipare medici e infermieri con laurea di secondo livello, che alla fine otterranno un diploma internazionale che permette di partecipare in via preferenziale a operazioni di elisoccorso e durante spedizioni in tutto il mondo.
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