Mangiare frutta fa bene al cuore e tiene lontani diversi problemi di natura cardiovascolare.
IN estate come in inverno, la frutta deve essere un alimento immancabile nella vita degli sportivi (e non). È ideale prima e dopo l’attività fisica, è ottima per colazione e per merenda e può aiutare ad alzare le difese immunitarie.
Ma non è tutto, perché è anche un’alleata per la salute cardiovascolare. La conferma è arrivata da un nuovo studio statunitense, pubblicato all’interno degli ‘Annals of Internal Medicine’. Andiamo ora ad approfondire l’argomento: continua a leggere qui sotto.
Quanta frutta dobbiamo mangiare al giorno?
Lo studio si è basato sull’analisi di una precedente ricerca, chiamata Dietary Approaches to Stop Hypertension, che ha paragonato i benefici cardiovascolari di una particolare dieta (pensata per regolare la pressione sanguigna) rispetto a quelli connessi ad altri regimi alimentari più tradizionali. La dieta in questione, ideata da un team di nutrizionisti del National Institutes of Health, ha come punto focale l’assunzione di importanti quantità di frutta, verdura, cereali integrali, pollame, noci, fagioli e latticini magri.
I 326 partecipanti allo studio (45,2 anni di età media e nessuna patologia cardiovascolare) sono stati divisi in tre gruppi per un periodo di osservazione di 8 settimane: il primo gruppo ha adottato la dieta precedentemente menzionata, il secondo una “tipica dieta americana” e il terzo un’alimentazione classica ma ricca di frutta (rispetto alla “dieta tipica americana” conteneva meno dolci/snack e più cibi ricchi di fibre naturali). All’inizio e alla fine dello studio, gli esperti hanno sottoposto i soggetti al prelievo del siero per valutare la loro salute cardiovascolare.
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I biomarcatori del siero valutati dagli esperti sono stati tre: la troponina cardiaca “I” ad alta sensibilità, il peptide natriuretico di tipo N pro terminale B e la proteina C reattiva ad alta sensibilità. Il primo indicatore fornisce informazioni sul funzionamento del muscolo cardiaco, il secondo sulla presenza di infiammazioni e il terzo, invece, è un marcatore connesso all’insufficienza cardiaca.
Perché la frutta fa bene al cuore
Al termine dello studio, nei partecipanti che hanno seguito le due diete ricche di frutta sono notevolmente migliorati i valori dei primi due biomarcatori. Non ci sono state variazioni positive, invece, nei soggetti che hanno seguito la “tipica dieta americana”. Questo risultato, secondo gli esperti, testimonia che le proprietà della frutta sono in grado di portare benefici alla nostra salute cardiovascolare anche nel breve periodo. Il potassio, il magnesio e le fibre di questi alimenti, scrivono gli autori della ricerca, hanno giocato un ruolo chiave nel miglioramento dei livelli dei primi due biomarcatori. La frutta, inoltre, è uno dei cibi consigliati per chi ha il colesterolo alto, ossia una delle principali cause di patologie cardiovascolari.
Quale e quanta frutta mangiare
Questo studio rappresenta un’importante conferma delle numerose ricerche passate sui benefici della frutta e della verdura sulla salute del cuore. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), addirittura, un consumo adeguato di questi alimenti è in grado di cambiare (in meglio) la mappa mondiale delle malattie cardiovascolari. Ma quanta frutta e verdura dobbiamo mangiare per dare una mano alla nostra salute? La regola generale è quella delle 5 porzioni giornaliere, 3 di frutta e 2 di verdura. Una porzione è una mela o un’arancia intere, altrimenti 2 o 3 prugne o albicocche, 50 grammi di insalata e 250 grammi di verdure crude. Attenzione però alla frutta zuccherina (melone, uva, prugne, banane, datteri, cachi) e alla frutta secca, da assumere con moderazione (3-4 volte alla settimana) se stai seguendo una dieta per perdere peso. È importante, infine, prediligere sempre la frutta di stagione.
(Foto di copertina: Trang Doan / Pexels)
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