Premessa: a noi i gadget hi-tech per lo sport e il fitness piacciono un sacco. Ci piacciono i braccialetti, ci piacciono gli smartwatch, ci piacciono le App e ci piacciono tutti quegli oggetti che ci accompagnano e ci aiutano ogni volta che apriamo la porta di casa e usciamo a fare sport all’aria aperta.
Però sappiamo benissimo che non è la tecnologia applicata a qualche oggetto sportivo a darci la motivazione ad alzare il sedere dal divano e tenerci in forma. E ora questa nostra convinzione è confermata dalla scienza: secondo una ricerca condotta dai team di ricercatori della Perelman School of Medicine, del Penn Medicine Center for Health Care Innovation, e dell’LDI Center for Health Incentives and Behavioral Economics presso l’University of Pennsylvania, smart tracker, sport watch e quant’altro da soli non servono per conquistare e mantenere un apprezzabile stato di forma.
“L’idea è che registrando e monitorando le attività quotidiane e il sonno questi device possano educare e motivare a mantenersi in forma, ma così, nella pratica non è” hanno scritto gli autori della ricerca Mitesh S. Patel, David A. Asch, e Kevin G. Volpp del Philadelphia Medical Center.
I motivi? Essenzialmente 4:
1: bisogna essere davvero motivati per desiderare di acquistare uno di questi oggetti ed essere economicamente in grado di farlo.
2: bisogna ricordarsi sempre, ogni giorno, di caricarne le batterie, indossarli e accenderli.
3: il device deve essere davvero in grado di registrare e monitorare quello che davvero interessa.
4: il feedback delle informazioni deve essere facilmente comprensibile.
Che fare quindi? Secondo gli autori è la ‘engagement strategy’ a fare davvero la differenza, ovvero il mix di stimolo e incoraggiamento diretto da parte di amici, parenti e conoscenti, di ‘social competition’ (condividere i propri risultati e mostrarli ai contatti social) e un vero, continuo e comprensibile feedback da tutte queste persone.
Credits: FlickrCC Peter Parkes
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