Di paleo dieta si discute molto da anni, partendo dall’assunto del suo ideatore Loren Cordain, nutrizionista dell’Università del Colorado, secondo il quale il nostro organismo sarebbe programmato per nutrirsi di ciò che gli uomini del Paleolitico, quindi l’homo sapiens vissuto tra 2,5 milioni e circa 10mila anni fa, potevano procurarsi prima dell’avvento dell’agricoltura.
Paleo Dieta che cos’è
La formula della Paleo Dieta è tutto sommato semplice: se lo puoi cacciare o raccogliere allora lo puoi mangiare, da cui scelte alimentari a favore di carne, pesce, vegetali, frutta e frutta in guscio, semi e bacche, e che escludono alimenti a base di farine, latte e latticini oltre ovviamente a tutti gli alimenti di moderna produzione. L’assunto di base è che nutrendosi di questi cibi, più compatibili con il nostro organismo, si terrebbe sotto controllo il peso, si disporrebbe di maggiori energie e si sarebbe in qualche modo più sani. Assunto che viene contestato da chi sottolinea come le popolazioni più longeve, con minori tassi di obesità e malattie correlate come diabete, tumori e malattie cardiovascolari, si nutrano in realtà secondo regimi alimentari a base vegetale, come la dieta mediterranea, ricchi di cereali e legumi.
Paleo dieta: gli uomini primitivi in realtà già mangiavano i carboidrati
Ora però a mettere in dubbio la Paleo Dieta c’è uno studio condotto condotto dall’università di Witwatersrand, in Sudafrica, e pubblicato sulla rivista Science, che dimostra come i moderni esseri umani vissuti nella regione dell’attuale Sudafrica 170mila anni fa, quindi prima dell’avvento dell’agricoltura, si nutrissero già di cereali. Non solo sono stati rinvenuti utensili necessari a estrarre piante amidacee dal terreno, ma sono stati ritrovati anche resti di queste piante amidacee – in particolare rizomi appartenenti alle piante amidacee Hypoxis, dei fiori gialli a forma di stella – nella grotta Border Cave sui monti Lebombo a KwaZulu-Natal, al confine tra Sudafrica e Swaziland.
Questa dei ricercatori sudafricani è una prova ancora più antica di altre già trovate in passato, come il calco dei denti di uomini vissuti 1.2 milioni di anni fa nella zona di Sima del Elefante, in Spagna, che ha rivelato tracce di carboidrati di diverse piante amidacee tra cui una forma antica di grano, il Triticum (la ricerca si trova sulla rivista Springer).
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Paleo Dieta: di cosa si nutrivano i nostri antenati?
La Paleo Dieta è stata ipotizzata per la prima volta negli anni Settanta del Novecento dal gastroenterologo Walter Voegtlin partendo dall’assunto che lo scatto evolutivo dell’uomo sarebbe avvenuto in concomitanza dell’introduzione della carne nell’alimentazione degli uomini primitivi. In realtà è davvero difficile ricostruire cosa effettivamente mangiassero gli uomini del Paleolitico, perché se certi alimenti hanno lasciato delle tracce – per esempio appunto le ossa di carcasse animali – altri come i tuberi semplicemente non possono essere stati rintracciati. Anzi,contrariamente a quanto teorizzato in libri come The Stone Age Diet di Voegtlin o The Hunting Hypothesis dell’antropologo Robert Ardrey, ci sono stati ritrovamenti che fanno pensare che la dieta dei nostri antenati non fosse poi così diversa da quella di molti primati contemporanei (a esclusione ovviamente dei cibi di produzione industriale) e che verosimilmente esistessero diverse diete primitive in base alle stagioni, alle latitudini e alle diverse disponibilità di cibo.
Foto di MootikaLLC da Pixabay
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