C’è anche una giornata dedicata all’andare al lavoro camminando, (il Walk to Work Day, che si celebra il 5 aprile). Ma come spesso accade le idee più semplici, utili, funzionali e benefiche sono le meno considerate. Così vediamo persone sulle scale mobili della metro o sui mezzi pubblici con la borsa della palestra per andare a correre (o camminare?) sul treadmill, e persone che tornano a casa dal lavoro in macchina per cambiarsi e uscire a camminare (oppure non farlo perché ormai è tardi e la voglia è passata).
Perché non andare al lavoro camminando?
Ma poiché più o meno tutti dobbiamo “timbrare il cartellino”, perché non andare al lavoro camminando? Ovviamente non è una soluzione fattibile per tutti, perché se sei un pendolare e abiti a 30 km dall’ufficio o dal luogo di lavoro non puoi pensare di andarci a piedi (ma forse forse in bici sì). Ma pensiamo a tutte quelle persone che in città prendono l’auto (o meglio i mezzi pubblici) per fare casa-lavoro-casa, oppure ripensiamo a quando era del tutto normale che i bambini e i ragazzi andassero a scuola, elementari e medie, a piedi. E ragioniamoci un attimo razionalmente.
Prendiamo una città come Milano, che potrebbe sembrare enorme da attraversare a piedi. Prendiamo un ufficio in centro, per esempio zona Cadorna, e prendiamo una persona che abita in quella che può essere considerata la periferia, per esempio a Crescenzago. Certo la metropolitana è la soluzione più comoda, efficiente ed ecologica che si possa utilizzare: in 15′ scarsi si chiude la porta di casa e ci si siede alla scrivania in ufficio. Ma sarebbe davvero impossibile farlo a piedi? Seguendo un percorso più o meno lineare sono 7,5 km.
Camminando non in modo troppo sportivo quanto ci vuole? 1 ora e 15? Ok, magari l’aria di Milano non è la cosa più salubre da respirare al mattino camminando verso l’ufficio, ma è davvero così impossibile organizzarsi per camminare 1 ora al mattino prima di cominciare a lavorare? Oppure la nostra forma mentis ormai ci porta a escludere questa soluzione e a ritagliare altri momenti della giornata per camminare? E cosa guadagneremmo se prendessimo la buona abitudine di camminare da e per il posto di lavoro?
Walk to Work: più salute fisica
Questo è scontato. Mettiamo anche di fare 5 km ad andare e 5 a tornare: siamo perfettamente in linea con i famosissimi 10.000 passi al giorno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nell’ordine: miglioriamo il nostro stato di forma, si tonificano i muscoli, si attiva il metabolismo, si rinforza il sistema immunitario e tutte le cose che conosciamo benissimo e non c’è bisogno di ripetere.
Camminare per andare al lavoro: migliora l’umore
È una delle sorprese maggiori, ma camminare per andare al lavoro: migliora l’umore. Niente stress da traffico o da assembramento sui mezzi pubblici, un po’ di movimento nell’aria del mattino o per scaricare le tensioni della giornata, e tutto prende un altro aspetto: diventiamo meno irritabili, più produttivi, svaniscono le sfumature più buie del nostro carattere. È davvero la svolta delle nostre giornate.
Tempo per pensare
Davvero: 45′ a piedi, da soli, senza la distrazione di smartphone e altri device, è tempo preziosissimo per pensare. E nella vita che facciamo oggi, così assorbita dalle notifiche, il tempo per pensare, a se stessi, alle proprie cose oppure anche a quelle del lavoro, è tempo preziosissimo.
Andare al lavoro camminando fa risparmiare
Di questi tempi di caro energia, caro carburante e caro vita, non c’è niente di più economico che camminare per spostarsi. Sì, magari ci sarà da cambiare le scarpe un po’ più frequentemente, ma rispetto a un pieno di benzina non c’è proprio paragone.
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