A che età ci si sente anziani?

Secondo una ricerca, le persone pensano che la vecchiaia cominci più tardi di una volta. Ma è proprio vero?

A che età ci si sente anziani?

Il primo shock che ti fa chiedere a che età ci si sente anziani di solito lo si ha quando qualche adolescente ti si rivolge dandoti del lei. È il segno plastico del salto generazionale, e che ormai sei diventato quello che erano tuo padre e tua madre a cui i tuoi amici si rivolgevano dandogli del lei. L’altro step è quando cominciano a comparire i primi capelli bianchi, o per gli uomini le prime stempiature, o ancora quando cominci a renderti conto che cose che facevi senza patirle – una serata fuori a fare tardi, un lungo viaggio, qualche lavoro fisico – ora li paghi con gli interessi i giorni successivi. E comincia a dirti che stai invecchiando.

A che età ci si sente anziani?

Ma parlando in termini scienticici, a che età ci si sente anziani esattamente? A questa domanda ha provato a dare una risposta uno studio delle Università di Berlino, del Lussemburgo e della Stanford University degli Stati Uniti appena pubblicato su Psychology and Aging e condotto per 12 anni su oltre 14mila persone ricavate dal database del German Centre of Gerontology.

Lo studio è partito dalla domanda “A che età ti considererai anziano?” e quindi ha preso in esame l’idea di invecchiamento legata alla velocità con cui l’individuo sente di invecchiare. Una percezione soggettiva più che lo stato oggettivo di salute e forma fisica che riguarda il cosiddetto ageismo, termine con il quale s’intende la discriminazione nei confronti di una persona o più persone in base all’età, che sempre più interessa le nostre società contemporanee.

Boomers & Co

Secondo la Società Italiana di Geriatria e Gerontologia oggi sono tecnicamente anziani i primi Boomers, cioè coloro che hanno almeno 75 anni di età. Poi bisognerebbe distinguere tra Terza età e Quarta età, che non è solo una condizione anagrafica ma di stato di salute fisica e psicologica complessiva. Ma dalla ricerca da Wettstein Markus sono emersi alcuni dati interessanti.

A che età ci si sente anziani?

Il primo è che tra i Boomers, la generazione cioè nata tra la Seconda Guerra Mondiale e il 1965 l’età dell’anzianità è intorno ai 74 anni. Quindi in linea con la recente definizione della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia. Ma la stessa domanda posta a chi aveva la stessa età nel 2014 avrebbe avuto come risposta 71 anni, cioè 3 in meno rispetto alla percezione odierna. E osservando i dati delle risposte di anno in anno i ricercatori hanno notato come l’inizio percepito della vecchiaia slitta in avanti di circa un anno per ogni 4 o 5 di invecchiamento reale.

Lo shock della pandemia da Covid

Lo spostamento in avanti non è lineare, ma anzi ha subito uno shock durante la pandemia, quando gli anziani si sono sentiti definire soggetti a rischio e hanno reagito – in generale e al netto dei casi particolari – sentendosi meno vecchi di come venivano dipinti dall’informazione. E da allora il trend a spostare in avanti l’età in cui ci si sente “vecchi” sembra aver accelerato rispetto agli anni pre-pandemia.

Sentirsi o essere anziani

Insomma, tra sentirsi ed essere anziani c’è una certa differenza, e sulla posticipazione della vecchiaia percepita influiscono molti fattori più soggettivi che oggettivi: è oggettivo l’aumento dell’aspettativa media di vita così come il miglioramento generale e generalizzato della salute degli “over”.

A che età ci si sente anziani?

Ma nella percezione dell’anzianità intervengono altri fattori come il rimanere attivi, sia nel lavoro che nelle relazioni e impegni sociali, il mantenere uno stile di vita attivo praticando qualche attività motoria, il senso di compagnia e comunità oltre che le relazioni famigliari e sociali, il prendersi cura di qualcosa fuori da sé – da un animale domestico all’impegno nel volontariato – che aumentano anche la capacità di autocompassione, che è un concetto psicologico e socioculturale che riguarda la capacità di essere gentili verso se stessi e volersi bene.

Le donne più degli uomini

Un altro aspetto interessante relativo alla domanda “a che età ci si sente anziani?” riguarda la percezione di genere, con le donne che mediamente spostano di 2 anni in più in avanti l’età percepita come della vecchiaia rispetto agli uomini, sentendosi vecchie ancor più tardi rispetto alle loro madri rispetto a quando si sentono vecchi i coetanei maschi rispetto ai loro padri.

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Photo by Matt BennettTiago MuraroKBO Bike

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