Per spere come raggiungere lo stato di flow nello sport (ma non solo), e ottenere la performance di picco, ora c’è una formula scientifica. Gli psicologi della Yale University hanno sviluppato una teoria matematica del ‘flusso’ e sostengono che è possibile migliorare l’immersione e il coinvolgimento in quasi tutti i compiti che stiamo eseguendo. Basta manipolare alcune variabili chiave seguendo una formula precisa. Un po’ pretenzioso forse, ma loro sono convinti che funzioni.
Come raggiungere lo stato di flow, la formula scientifica
Non è davvero chiaro se possa funzionare una formula scientifica per conquistare lo stato di flow.
Ryan Carlson, del Dipartimento di Psicologia, Paul Stillman, ricercatore associato in marketing presso la Yale School of Management, e David Melnikoff, ex Dipartimento di Psicologia di Yale ora della Northeastern University, hanno pubblicato la loro formula sulla rivista Nature Communications.
L’equazione alla base della loro teoria computazionale del flusso è relativamente semplice: calcola l’informazione reciproca tra gli stati finali desiderati e i mezzi per raggiungerli. Si esprime così: I (M; E).
Leggi anche
- Ecco perché bastano pochi giorni in montagna e stiamo già meglio
- 10 motivi per cui viaggiare ti migliora la vita
Lo stato di flow
Lo stato di flow, il flusso, è una sorta di stato di grazie, una speciale ispirazione nelle cose che facciamo, che ce le fa eseguire al meglio, raggiungendo performance massime. È un’esperienza coinvolgente e spesso esaltante quando facciamo sport, lavoriamo artisticamente, uno stato mentale molto ricercato associato al picco di creatività e produttività, non è un caso che la scienza si interroghi su come raggiungerlo e mantenerlo, anche i programmatori di intelligenza artificiale.
Lo stato di flow nello sport
Quando le persone fanno sport hanno uno stato finale desiderato, come ad esempio perdere cinque chili. Usano un mezzo per raggiungere il loro stato finale, ad esempio facendo jogging. L’equazione calcola se fanno jogging (e quanto spesso) e lontano è l’obiettivo, esprimendo un valore che identifica il raggiungimento dello stato finale. Il mezzo è l’elemento informativo, ad esempio un elenco dei dati della performance, una classifica, che corrisponde all’obiettivo finale.”Questi principi alla base del flusso possono essere inconsci ma non casuali e funzionano all’interno di un sistema biologico che può essere descritto in termini matematici”, spiega Melnikoff, “La nostra teoria dice che più un mezzo è informativo, maggiore è il flusso che qualcuno sperimenterà mentre lo esegue”. “La formula è un modo per quantificare matematicamente quanto sia informativo un particolare mezzo”, continua, cioè se ci stiamo comportando nel modo giusto per essere nel flow.
> Iscriviti alla nostra newsletter compilando il form qui sotto!
Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
Flow e psicologia dello sport
L’ottimizzazione I (M; E), oltre a voler esprimere la formula dello stato di flow, serve anche agli esperti di intelligenza artificiale per costruire sistemi che si comportino come persone in stati di flusso, per farli lavorare al meglio. Ma secondo gli studiosi la formula per il flusso può migliorare le prestazioni per quasi tutte le attività, diventando uno strumento potenzialmente prezioso per sportivi e team e per i dipartimenti delle risorse umane che cercano di aumentare l’interesse e la produttività dei lavoratori. Ma per fortuna evidenziano anche che esistono alcuni limiti che non sono programmabili: interesse personale e talento.
Photo by Oliver Sjöström, Pexels e Wallace Chuck Pexels
©RIPRODUZIONE RISERVATA