Senza i ‘mi piace’ su Instagram e prossimamente, forse, anche su Facebook, vivremo meglio.
La decisione di nascondere il numero di like o di cuoricini per alcuni utenti, annunciata da Instagram tramite il suo amministratore delegato Adam Mosseri, se può non entusiasmare alcuni brand che investono molto sulla piattaforma (ma non è detto), è stata giudicata molto positiva per la nostra salute mentale dalla scienza. Come ad esempio fa Rachel Rodgers, professoressa associata presso il Dipartimento di Psicologia Applicata alla Northwestern University che sulle pagine del sito universitario illustra la sua visione, ovvero che questo cambiamento potrebbe avere un effetto positivo sul benessere mentale degli utenti dei social media.
Social media, like e ansia
Secondo la Rodgers, eliminare il conto dei like potrebbe aiutare a ridurre i livelli di ansia negli adolescenti, dato che secondo alcuni studi una fascia di teenager valuta la propria autostima principalmente in base al feedback dei follower online o nel confronto fra i ‘Mi piace’ sui loro post rispetto a quelli degli altri.
Le modifiche su Instagram permettono comunque agli utenti di esprimere le proprie preferenze con i cuoricini e di commentare foto o video, ma sarà solo il creatore dei contenuti a poter vedere quante persone hanno reagito al post.
Così la docente commenta che “La ricerca con i giovani in particolare tende a mostrare che c’è molta ansia per il feedback che i post ricevono e che sono in particolare legati all’aspetto. Così, se stai riducendo l’importanza del feedback, si può ridurre questa pressione”.
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Meno Like, meno stress
“I like sulle immagini, in particolare sui selfie, sono uno dei modi in cui ci impegniamo maggiormente nella nostra vita online”, spiega la Rodgers.
I social media, e Instagram in particolare, sono stati al centro di studi che li collegano ad un aumento dei livelli di ansia, depressione, solitudine, bullismo e paura di perdersi.
Instagram ha annunciato anche che bandirà i filtri che cambiano le caratteristiche del viso e limiterà i post che promuovono prodotti per la perdita di peso e interventi di chirurgia estetica.
Dunque secondo l’analisi della Rodgers, la scelta di Instagram (dietro cui sta Facebook) è una buona decisione. Perché siamo essenzialmente persone sociali e il nostro modo di navigare neon solo nel web ma in di muoverci generale nel mondo si basa sui commenti che riceviamo dalle altre persone.
“Sarebbe meraviglioso se effettivamente diminuisse parte di quella competizione e quindi diminuissero alcuni degli effetti negativi sulla salute mentale che sono stati documentati sull’autostima e sull’umore”.
(foto kelseyannvere pixabay)
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