Contro ogni luogo comune, noi italiani siamo gli stacanovisti d’Europa: con 33 ore lavorate a settimana in media, siamo con Grecia ed Estonia sopra la media di 30 ore a settimana e ben 7 ore in più della Germania, la locomotiva d’Europa. Lo dicono i dati OCSE: sì, abbiamo davvero bisogno di una vacanza adesso. Indipendentemente da quanto si lavora ci sono ragioni più profonde per “staccare” e andare in vacanza.
Perché hai davvero bisogno di una vacanza adesso
Come l’indice di benessere Gallup (secondo il quale chi si ritaglia il tempo per una vacanza raggiunge un punteggio di 68,4 contro il 51,4 di chi non stacca mai) o queste altre 12.
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1. Migliora la salute fisica
Lo stress è la peggior malattia della modernità, ed è l’anticamera delle malattie cardiache e dell’ipertensione. Staccare per una vacanza spezza la spirale dello stress e degli stati infiammatori, riduce il rischio di malattie coronariche e cardiocircolatorie e resetta la situazione.
2. Migliora la salute mentale
Lo stress può alterare anche la struttura cerebrale in modo permanente, oltre a provocare ansia e depressione. Che sono l’anticamera della sindrome da burnout. Cambiare località, non pensare al lavoro, cambiare ritmi e fare altro allevia lo stress e scatena gli ormoni del benessere, che riducono gli stati infiammatori e migliorano il benessere psichico.
3. Aumenta la motivazione
Succede così: che per i primi 2 giorni più o meno la testa è vuota e pesante, come se dovesse scaricare le tensioni. Poi riprende a immaginare, pensare, progettare e verso la fine della vacanza sei pieno di motivazioni e buone intenzioni per quando torni. È una ricarica naturale della voglia di fare, che poi ti porti dietro per settimane se non mesi.
4. Migliora le relazioni famigliari
Viviamo vite compresse, calibrate al secondo, con poco tempo di qualità da passare con i nostri cari. Che siano il/la partner, i figli, i genitori o una idea più allargata di famiglia, non c’è niente di meglio per rinsaldare quei legami che passare del tempo di qualità assieme, lontani dagli affanni e dallo stress.
5. Allontana la prospettiva del burnout
La sindrome da burnout è una sindrome sistemica, che non dipende solo da quanto si lavora ma anche da come si lavora e da come si vive il resto (poco) del tempo libero. Per tutto quanto già detto nei primi punti, e per quanto diremo nei prossimi, andare in vacanza allontana la prospettiva di cadere nella spirale del burnout.
6. Migliora l’umore
In una parola: felicità. Avere la possibilità, anche solo per qualche giorno, di fare ciò che pare, dal nulla cosmico alle attività sportive o le visite culturali o gastronomiche, ha una semplice conseguenza: migliora l’umore e rende felici.
7. È fonte di ispirazione
Viaggiare, vedere posti nuovi, incontrare persone diverse, fare cose inedite ispira, sotto ogni punto di vista. Sono i cosiddetti buoni propositi, con cui tutti torniamo dalle vacanze: per cominciare a tenerci in forma, per sistemare casa, per dedicarci finalmente a un hobby, per risparmiare qualche soldi. Qualunque sia il buon proposito, una vacanza è sempre fonte di ispirazione.
8. È già una prospettiva verso il futuro
La vacanza inizia quando la prenoti, o forse già quando la cominci a desiderare e progettare. È un investimento verso il futuro, una prospettiva che crea attesa, che pone un obiettivo e che in qualche modo traccia un percorso. Ed è un modo per andare avanti.
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9. Consente di imparare qualcosa di nuovo
Non c’è mai tempo di fare nulla, figurarsi di imparare qualcosa di nuovo. Ed è proprio in vacanza che lo troviamo, con ua conseguenza importantissima: quando impariamo qualcosa di nuovo, che sia cucinare un piatto o andare con il SUP, la nostra mente crea nuovi legami cerebrali, ed è un po’ come far ringiovanire il cervello, che non è propriamente un muscolo ma come i muscoli tende ad atrofizzarsi se non adeguatamente stimolato.
10. La vita è breve
La vita è breve, e il tempo scorre veloce, per cui non rimandare a chissà quando quel viaggio che vuoi fare. Organizzati, risparmia, programmalo, ma fallo. Non te ne pentirai.
11. Puoi concederti degli sfizi
E anche degli strappi alla regola: stare a letto fino a tardi, o svegli fino a tardi, indulgere in qualche peccato di gola, concederti un aperitivo in più, o una fetta di torta a colazione: vacanza significa proprio questo, un periodo di vuoto da riempire come si vuole, anche trasgredendo alle (giuste) regole che ci poniamo per il resto dell’anno.
12. Conosci nuovi sapori (quelli originali)
Sì, vero che ormai ci sono ristoranti di ogni tipo ovunque e si può passare dalla cucina vietnamita a quella peruviana svoltando l’angolo di una strada. Però il pomodoro Pachino, mangiato a Pachino, ha tutto un altro sapore, e così la Guinness bevuta a Dublino, il ramen mangiato a Shangai o Hokkaido e pure un hamburger è tutta un’altra cosa in qualunque angolo di America.
Foto di Darren Lawrence da Pexels
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