Avvicinarsi all’alpinismo significa confrontarsi con salite lungo creste aeree e sottili circondati da panorami mozzafiato, affrontare Alte vie di più giorni con tratti attrezzati, attraversare ghiacciai innevati fino ai rifugi a 3000 metri, o più su, e sentirsi parte integrante dello spettacolo della natura. Ma soprattutto avvicinarsi all’alpinismo significa sapere che questa attività non è esente da pericoli e richiede abilità e competenze da non sottovalutare: per esempio la capacità di muoversi su differenti terreni, anche verticali, e di conoscere l’uso della corda e delle manovre di protezione. Per questo l’alpinismo è per eccellenza l’attività delle Guide alpine, gli unici professionisti della montagna che possono accompagnare le persone e insegnar loro ad avvicinarsi all’alpinismo, permettendo di far propri, attraverso l’esperienza sul campo, alcuni consigli da tenere sempre a mente prima di partire da casa.
I 10 consigli per avvicinarsi all’alpinismo
Avvicinarsi all’alpinismo, anche sui terreni più semplici, per definizione presenta dei rischi mediamente più elevati di altre attività sportive, essenzialmente in quanto impone una corretta interpretazione dell’ambiente basata su regole suggerite dall’esperienza e dal buon senso. L’impegno fisico varia in relazione agli obiettivi che ci si prefigge, alla lunghezza e alla difficoltà degli itinerari, ma in generale per andare in montagna bisogna avere una preparazione fisica di base adeguata e una buona abitudine a svolgere attività sportiva all’aria aperta.
Posto quindi che nessun manuale potrà mai sostituire l’esperienza diretta sul campo, ecco da parte delle Guide Alpine della Lombardia 10 consigli per cominciare a fare alpinismo con un approccio prudente e responsabile:
1. Decidete i vostri obiettivi dopo un’attenta valutazione delle vostre condizioni psico-fisiche, delle vostre capacità ed esperienza e di quelle dei componenti del gruppo con cui si organizza l’escursione.
2. Preparate in maniera accurata la vostra escursione valutando le previsioni meteo, la topografia del luogo, i punti di appoggio (rifugi e bivacchi), la lunghezza, il dislivello, la difficoltà tecnica, i tempi di percorrenza.
3. Prendete informazioni, dai numerosi siti che descrivono gli itinerari, dai bollettini nivo-meteorologici, dagli uffici delle guide Alpine locali, dagli Uffici turistici, dai gestori dei rifugi e consultate le carte topografiche del luogo.
4. Valutate attentamente le condizioni dei terreni che avete in programma di percorrere, tenendo presente le condizioni del clima e gli effetti che questo produce soprattutto sui ghiacciai e sulla solidità e stabilità delle pareti rocciose, di misto e di ghiaccio.
5. Siate a conoscenza e padroni delle tecniche di utilizzo dell’attrezzatura che usate come corda piccozza e ramponi e delle manovre più frequenti come approntare le soste, le procedure di assicurazione, le calate, la progressione a corda corta e le manovre di autosoccorso base.
6. Dotatevi dell’abbigliamento e delle calzature appropriate al tipo di gita che volete affrontare tenendo in seria considerazione che le condizioni della montagna possono variare drasticamente in maniera repentina.
7. Utilizzate l’attrezzatura tecnica necessaria allo svolgimento della gita senza dimenticare un kit di emergenza (telo termico, pronto soccorso).
8. Ricordatevi di alimentarvi con cibi leggeri ed energetici e idratatevi con bevande arricchite di sali minerali.
9. Prenotate con buon anticipo i rifugi e mantenete un comportamento appropriato e rispettoso durante la vostra permanenza. Informatevi sulle condizioni dei bivacchi di alta quota. Portate a casa i vostri rifiuti.
10. Siate informati sulla copertura telefonica dei luoghi che si frequentano, potreste avere la necessità urgente di allertare il soccorso organizzato (112).
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